L’Europa vuole fermare Salvini

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace

ROMA (Alfredo Stella) – L’Europa teme Salvini e sembra disposta a tutto pur di arrestarne l’ascesa. A Bruxelles e Strasburgo si teme fortemente di dover fare i conti con il leader leghista che darà filo da torcere perché “sanno che con lui al governo i loro giochi sarebbero molto più difficili ed ecco quindi l’appoggio che nella capitale belga si sta preparando per il manovrabilissimo Di Maio a cui interessa unicamente governare con qualsiasi partner”. Questo in sintesi il pensiero del filosofo del diritto, Paolo Becchi, ex Cinque Stelle  in cui sottolinea una trasformazione in atto da tempo nella formazione di Grillo. Oggi molto critico nei confronti del suo ex ‘partito’ che definisce “tutto e niente. Sono gli zelig della politica, assumono i connotati di chi gli sta vicino per blandire, convincere, intortare. Salvini invece fa paura ad una Europa sorda alle grida dei suoi disoccupati cronici, sorda alla revisione delle tagliole su Pil e deficit, sorda allo sfacelo dei suoi territori, dei suoi giovani, ma che si occupa di normare la lunghezza delle zucchine. Questa Europa qui, non ci interessa e non può interessare chi non riesce ad andare avanti economicamente ed una volta era classe media”.

 

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