NAPOLI – Due mesi e sarà trascorso un anno esatto dall’incontro che il sindaco di Grazzanise, Enrico Petrella, ebbe con il ministro della Difesa Guido Crosetto, presente il consigliere regionale di Fdi Alfonso Piscitelli. “Grazzanise non sarà più solo aeroporto militare, diventerà il più grande hub commerciale del Sud”, si dissero i tre, riportando in auge il progetto di aeroporto civile che più governi, di diverso colore politico, hanno affossato in 40 anni. Una nuova chance per la provincia di Caserta, soprattutto, la panacea dei mali per i napoletani che vivono nel rumore e nei fumi di Capodichino, congestionato all’inverosimile. Un’occasione di sviluppo per tutto il Sud. Ma cosa c’è, oltre alle belle parole, a quasi un anno da quell’annuncio. Ancora solo parole. E uno studio di fattibilità che la Regione Campania. grazie all’interessamento del casertano Gennaro Oliviero, ha finanziato. “Se non è pronto il progetto dell’Acamir, che lo ha affidato alla Federico II, purtroppo non possiamo fare passi in avanti – spiega il consigliere Piscitelli, a cui chiediamo conto dei tempi e delle procedure – Solo dopo potremo tornare dal ministro Crosetto per mostrarglielo e passare a una nuova fase. Una cosa è certa: considerata la posizione di Grazzanise e le vie di collegamento ai grandi assi viari e ferroviari della zona, è impossibile che un piano nazionale degli aeroporti non possa tenerne conto. Ciò anche se il governatore De Luca in questo momento sembra essere concentrato solo su Salerno”. Già, Salerno. Uno scalo decentrato e molto piccolo, con tanti limiti, ma che in una visione più ampia su scala regionale è il secondo vertice di un triangolo a cui manca ancora una punta, Grazzanise. “Ben vengano nuove infrastrutture in Campania, ed in generale nel Meridione. che ne favoriscano lo sviluppo turistico ed economico – fa notare Catello Maresca, consigliere comunale a Napoli – Purtroppo, però, l’aeroporto di Pontecagnano evidentemente non sembra una soluzione appagante per le prospettive di crescita che la regione merita.
Si tratta di un piccolo aeroporto, in zona defilata e che copre una quota minima anche di cittadini residenti, neanche un sesto del totale regionale.
Purtroppo sembra la solita marchetta elettorale poco utile, ma molto efficace mediaticamente, che tende a mascherare la verità. Cioè una situazione dei trasporti in Campania a tratti scandalosa, come la Circumvesuviana, a tratti assolutamente deficitaria come per le aree interne. In sintesi un fallimento totale, basti vedere la tanto lodata linea 6 della metropolitana di Napoli, già una odissea a tre giorni dalla pomposa inaugurazione”.
Secondo il magistrato e rappresentante istituzionale questi sono i segni di una mancanza assoluta di programmazione e di lungimiranza “anche perché la scelta di Salerno e’ andata a penalizzare il progetto di aeroporto intercontinentale, già previsto a Grazzanise, che solo nel Meridione ancora non c’è. Piuttosto che visioni provincialiste dovremmo invece provare a volare, è in caso di dirlo, più alto”. Basti pensare ai milioni di turisti che attraggono Malpensa e Fiumicino, capaci davvero di decongestionare Linate e Ciampino. “Invece, qui si fanno scelte assurde che lasciano nel frattempo esplodere Capodichino, evidentemente da anni in sofferenza per il moltiplicarsi dei passeggeri. Invece, noi esultiamo per un aeroporto che avrà traffico simile a quello, con tutto il rispetto, di Lamezia o di Crotone. Si tratta di una politica clientelare al ribasso che il Meridione non merita più”, conclude Maresca.
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Intanto a Napoli e a Salerno aeroporti in tilt
NAPOLI – Non bastano i ‘soliti’ problemi di tutti i giorni, di cui Cronache puntualmente fa la cronaca: ieri negli aeroporti di Napoli e Salerno i voli in arrivo e partenza hanno subito ritardi e/o cancellazioni per il malfunzionamento su scala globale dei sistemi informatici che ha colpito anche le compagnie aeree. I sistemi operativi di Gesac, la società che gestisce gli aeroporti, “non sono stati impattati ma si registrano disagi a causa dei disservizi nel trasporto aereo che si stanno verificando in tutto il mondo”, ha sottolineato la stessa Gesac, secondo cui “i passeggeri sono assistiti e costantemente informati dal personale dello scalo e delle compagnie aeree”. In realtà tante sono state le lamentele che si sono aggiunte a quelle che riguardano i problemi ben noti dei due scali: il sovraffollamento a Capodichino e la mancanza dei servizi anche più semplici nel ‘novello’ scalo di Pontecagnano. Per quanto riguarda le compagnie aeree, nessuna è scampata al caos: Ryanair ha segnalato disagi su tutta la rete e le prenotazioni e il check-in non sono state disponibili a lungo. Air France ha segnalato interruzioni nelle sue operazioni, anche se i voli in rotta non sono stati interessati, mentre Wizz Air ha avvisato i clienti di arrivare in aeroporto almeno 3 ore prima del volo. Anche Klm ha segnalato che l’incidente ha reso impossibile operare voli nel bel mezzo delle vacanze estive: le operazioni sono state in gran parte sospese.
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