SAULIEU– I politici libanesi hanno solo peggiorato la situazione “mettendo i loro interessi individuali e politici al di sopra degli interessi del popolo libanese. Dal 2018 non sono riusciti a rispettare “tutte le scadenze” e “tutti gli impegni. Il Libano merita sicuramente di meglio”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, alla Conferenza internazionale organizzata dalla Francia sul Libano. Macron ha sottolineato che gli aiuti umanitari promessi oggi saranno incondizionati, ma ha avvertito che “non ci sarà nessun assegno in bianco Quella di oggi mira a raccogliere centinaia di milioni di dollari in aiuti per soddisfare i bisogni umanitari del Paese, a un anno dalla massiccia esplosione al porto di Beirut. L’evento virtuale, ospitato congiuntamente dalla Francia e dalle Nazioni unite, ha lo scopo di mostrare sostegno al popolo libanese, ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, che promesso 100 milioni di euro nei prossimi mesi. Secondo l’ufficio di Macron, alla conferenza partecipano circa 40 capi di Stato e di governo, diplomatici e capi di organizzazioni internazionali. Tra i partecipanti figurano il presidente Joe Biden, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sissi, il re Abdullah II di Giordania e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.per il sistema politico libanese perché è inadempiente”. Macron, che si è recato due volte a Beirut dall’esplosione al porto un anno fa, ha guidato gli sforzi internazionali per cercare di aiutare l’ex protettorato francese fornendo aiuti di emergenza. La conferenza dell’anno scorso sul Libano, organizzata sulla scia dell’esplosione, ha raccolto circa 280 milioni di euro (332 milioni di dollari).
Un funzionario francese, parlando in modo anonimo, ha affermato che i donatori internazionali cercano di soddisfare le attuali esigenze umanitarie del Paese stimate dalle Nazioni Unite in almeno 357 milioni di dollari. Gli aiuti si concentreranno su cibo, scuole, settore sanitario e fornitura di acqua pulita. L’evento intende anche esercitare pressioni sui leader libanesi affinché formino un nuovo governo in grado di attuare le riforme e iniziare la ricostruzione del Paese. Il Libano sta attraversando la peggiore crisi economica e finanziaria della sua storia moderna e uno stallo politico che ha tenuto il paese senza un governo funzionante per un anno intero. Secondo le Nazioni unite, oltre la metà dei libanesi ora vive in povertà, un libanese su tre soffre di insicurezza alimentare e quasi 4 milioni di persone rischiano di non avere accesso all’acqua potabile.
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Libano, Macron: “Politici hanno fatto i propri interessi, il popolo merità di più”
I politici libanesi hanno solo peggiorato la situazione "mettendo i loro interessi individuali e politici al di sopra degli interessi del popolo libanese. Dal 2018 non sono riusciti a rispettare "tutte le scadenze" e "tutti gli impegni. Il Libano merita sicuramente di meglio".