TRIPOLI – “Stiamo inviando le nostre truppe per sostenere la pace”, così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato l’invio dei militari in Libia, illustrando le linee di politica estera nel suo discorso programmatico di inizio anno. Non è ancorra chiara l’entità dell’offensiva. Erdogan non ha fornito altri dettagli, non ha indicato se i soldati sono già giunti in Libia né quanti ne verranno inviati ancora. In una riunione privata con i vertici del suo Akp il leader di Ankara avvenuta giorni fa aveva confermato l’invio di 35 militari con funzioni di coordinamento e supporto delle forze di Fayez al Sarraj. Numeri che vanno aggiunti a quelli già presenti a sostegno di Tripoli, ovverio oltre 600 mercenari siriani. Stime non governative fornite dall’Osservatorio siriano per i diritti umani e altre fonti locali.
Perforazioni nel Mediterraneo e satelliti nello Spazio
Nella programmazione turca dei prossimi anni ci sono poi azioni nel Mediterraneo e missioni spaziali. Sarà avviata un’attività di esplorazione e perforazione in mare nelle zone inquadrate dall’accordo sulla demarcazione dei confini marittimi con la Libia. “La nave Oruc Reis effettuerà inizialmente un’esplorazione sismica”, ha continuato nel suo discorso il presidente turco Erdogan. Per quano riguarda le missioni nel Sistema Solare il leader di Ankara ha spiegato che Turchia lancerà nel 2021 nello spazio il suo primo satellite di comunicazione di produzione nazionale (Turksat 6A), che verrà realizzato entro quest’anno.
Conte ad Algeri
Ad Algeri è da poco iniziato l’incontro tra il presidente del consiglio Giuseppe Conte e il premier algerino Abdelaziz Djerad. Al centro dei colloqui la crisi libica, a tre giorni dalla conferenza di Berlino. “Appena arrivato ad Algeri, al lavoro per rafforzare i nostri rapporti bilaterali e per affrontare ancora il dossier libico in vista della conferenza di Berlino“, ha detto il premier. Nella capitale tedesca ci saranno anche Khalifa Haftar e Serraj. Il generale Haftar ha informato il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas “del proprio assenso a partecipare alla conferenza di Berlino”. Nei giorni scorsi ha confermato la sua partecipazione anche il premier del governo di Tripoli, Fayez al Sarraj.
