“La situazione in Libia resta molto preoccupante“. Questo l’allarme lanciato dall’inviato aggiunto dell’Onu Stephanie Williams, in conferenza stampa a Monaco. “Nonostante alcuni segnali positivi, la popolazione continua a soffrire e la situazione economica continua a deteriorarsi“.
Libia, nessun cessate il fuoco. Ue: “Situazione molto brutta”
Il conflitto in Libia non accenna a placarsi, provocando la fuga in massa di migliaia di persone. Solo nella giornata di ieri Alarm Phone ha ricevuto una chiamata da una barca in pericolo con circa 40 persone in fuga dal Paese. Tutte le direttive dell’Unione Europea per porre un freno ai bombardamenti vengono puntualmente ignorate dai combattenti.
“In Libia il cessate il fuoco non c’è ancora, la tregua e l’embargo sulle armi sono state violate, il conflitto prosegue. Il processo politico di Berlino è ancora in corso, ma la situazione sul terreno è molto brutta“. Così l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri Ue.
Economia in ginocchio, il Paese perde circa 60 milioni di dollari al giorno
La situazione economica in Libia intanto si fa sempre più critica. Borrell ha dichiarato di aver ricevuto una lettera dall’inviato speciale dell’Onu Ghassan Salamé con gli ultimi aggiornamenti. “Il taglio sul petrolio sta indebolendo l’economia del Paese che perde circa 60 milioni di dollari al giorno“, ha detto il rappresentante Ue.
Di Maio: “Serve una missione di monitoraggio”
“Dobbiamo tenere il punto sull’embargo della armi. Ci vuole una missione dell’Unione Europea che sia in grado di bloccare l’ingresso delle armi in Libia. Noi crediamo che oltre al cessate il fuoco serva una missione di monitoraggio“. Lo ha detto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante il suo intervento alla Riunione Ministeriale dell’International Follow-Up Committee sulla Libia, a Monaco.