Libia, sale il bilancio dei morti. Vano l’intervento dell’Onu per il cessate il fuoco

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TRIPOLI – Sale il bilancio dei morti in Libia. Fino ad oggi si contano 205 vittime e 913 feriti. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu non è riuscito intanto a trovare il compromesso su una bozza di risoluzione elaborata dalla Gran Bretagna che chiedeva un immediato cessate il fuoco e l’impegno per la fine delle ostilità in Libia.

Lo fanno sapere fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, le quali precisano che la Germania – presidente di turno dei Quindici – ha chiesto una riunione del Consiglio per oggi dopo il fallimento dei negoziati sul testo rivisto.

I raid

Le forze del generale Khalifa Haftar negano di aver lanciato razzi su Tripoli e attribuiscono a “milizie terroriste” la responsabilità di aver sparato “Grad e colpi di artiglieria” su Abu Slim, il quartiere a ridosso del centro della capitale libica. Il bilancio del raid, avvenuto martedì in tarda serata, è di 5 morti civili e 23 feriti.

L’area colpita si trova nel cuore del municipio, a circa 2 km dal Rixos, il celebre albergo di Muammar Gheddafi. L’altra notte c’è stato un altro raid aereo sull’area di Wadi Rabie, circa 35 km a est di Tripoli, che ha ucciso almeno cinque soldati. A lanciare accuse su Haftar è stato Fayez al-Serraj, leader del governo di unità nazionale

L’accuse

“Bombardare le aree residenziali è un crimine contro l’umanità: dimostra che Haftar è un criminale di guerra e sarà ricercato dalla giustizia a livello nazionale e internazionale – ha dichiarato al-Serraj, annunciando di voler presentare alla Corte penale internazionale – la documentazione per classificarlo tale: Il Consiglio di sicurezza Onu ha la responsabilità legale e umanitaria di ritenere questo criminale responsabile delle proprie azioni”

La risposta

Più tardi è arrivata la risposta dell’Lna, l’Esercito nazionale libico comandato da Haftar, che in un comunicato ha negato il lancio di razzi su Tripoli. Il generale cirenaico Haftar, sin dall’inizio delle operazioni lo scorso 4 aprile, sostiene di condurre un’offensiva per liberare la Libia dai terroristi. Tesi seccamente respinta dall’Onu che, attraverso il suo inviato Salamé, denuncia un tentativo di colpo di Stato.

L’attacco ad Abu Slim

Tra le vittime del bombardamento dell’altro giorno su Grad su Abu Slim, quartiere a ridosso del centro di Tripoli, ci sarebbe una intera famiglia. Dei 23 feriti, quattro sarebbero ancora in gravi condizioni.

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