Libia, sì del Parlamento turco all’invio di truppe a favore di al-Sarraj

Il provvedimento proposto dal presidente Erdogan ha naturalmente incontrato l'approvazione dell’AkParti (Akp), il partito al governo, e della formazione nazionalista Mhp

La Turchia verso le elezioni anticipate del 24 giugno
Adem Altan/Foto LaPresse - Erdogan

ANKARA – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ottenuto l’approvazione del Parlamento per sostenere militarmente in Libia il Governo di Accordo Nazionale guidato da Fayez al-Sarraj. Con una mozione approvata con 325 voti a favore e 184 contrari, la Turchia dà il via libera al dispiegamento per un anno di militari turchi in Libia contro Khalifa Haftar.

Libia, la Turchia sosterrà militarmente il governo di al-Sarraj

La mozione è “importante per la tutela degli interessi del nostro Paese e per la pace e la stabilità della regione”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.
Il voto, inizialmente previsto per il 7 gennaio, è stato anticipato con una seduta straordinaria ad oggi a causa dell’urgenza dovuta alla nuova offensiva portata avanti dal generale Haftar per conquistare Tripoli.
Il provvedimento proposto dal presidente Erdogan ha naturalmente incontrato l’approvazione dell’AkParti (Akp), il partito al governo, e della formazione nazionalista Mhp. Contrari la sinistra del Chp, la formazione curda del Hdp, e il partito Felicity.

Gli uomini di Haftar si dicono “pronti a combattere”

Stando a quanto riportato dall’agenzia al-Arabiya, un alto ufficiale delle milizie legate ad Haftar avrebbe riferito che i suoi uomini sono “pronti a combattere”. La Turchia si tuffa quindi a capofitto in un nuovo conflitto armato, proprio quel che i partiti dell’opposizione al governo turco volevano evitare. Per il Chp la mozione così approvata autorizza un nuovo e inutile spargimento di sangue musulmano“.
Decisa invece la maggioranza, secondo la quale “una Libia il cui governo legittimo è sotto minaccia può diffondere instabilità in Turchia. Chi non vuole agire a causa di un rischio getta in nostri figli in un pericolo ancora maggiore”. Queste le parole del deputato Akp, Ismet Yilmaz.

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