ROMA (LaPresse) – “Le riforme degli ultimi anni in materia di lavoro hanno aumentato il precariato e allo stesso tempo ridotto il numero di contratti stabili. In generale il quadro della povertà nel nostro paese è preoccupante. Si pensa che ci siano più di 5 milioni di persone in condizione di povertà assoluta. È in questi numeri che esistono le motivazioni di necessità e urgenza che ci hanno spinto a lavorare sul decreto dignità. E che ci convincono della bontà del nostro provvedimento che sta per essere convertito in legge“. Così in una nota Caterina Licatini, deputata del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati, dopo il suo intervento in aula durante la discussione generale sul decreto Dignità.
“Abbiamo scelto di reintrodurre la causale per i contratti a tempo determinato che comunque limiteremo nella durata, da 36 a 24 mesi”
“Finora non era obbligatorio per il datore di lavoro nemmeno indicare il motivo dell’assunzione a tempo determinato“, continua. “Non è stato giusto liberalizzare questo strumento perché se ne è facilitato l’abuso. La parte debole, il lavoratore, deve essere tutelata. E il nostro decreto lavora in questo senso. Vogliamo combattere il precariato e permettere a tutti di poter fare dei progetti sul loro futuro“, conclude.