Roma – “Si sta cercando di controllare la variante Delta. Chi è vaccinato con due dosi è piuttosto protetto. Mi preoccupano quei circa 2,8 milioni di over 60 che ancora non si sono immunizzati per niente. Se la Delta si diffondesse, il numero di morti potrebbe essere elevato”. Così al Corriere della Sera l’immunologo Guido Forni, dell’Accademia dei Lincei. “È improbabile che non succeda. È già in Gran Bretagna, dunque vicina, a differenza delle varianti sudafricana e brasiliana, rimaste piuttosto confinate. Siamo col fiato sospeso. Se prende il largo i casi saliranno a meno che non ci facciamo trovare tutti vaccinati – ha aggiunto – Sono un immunologo di base. Quando in laboratorio si osservava che un vaccino non rispondeva bene, si provava ad alternarlo a un composto differente e allora sì che il sistema immunitario si attivava. La parola eterologa forse spaventa, si pensa a qualcosa di estraneo mentre indica una pratica ben conosciuta e consolidata. Il sistema immunitario va allenato. Paragoniamolo a un atleta che si prepara più efficacemente se alterna due settimane di pilates a due di pesistica”.
“Mi sembra che non sia il momento migliore per fare i capricci sulla mascherina. Sì, ha capito bene. Un capriccio. È un fastidio ma anche un salvavita”, spiega Forni.
“Eterologa? In effetti gli studi che ne mostrano la validità sono basati su pochi numeri. Tanti lavori però sono in arrivo e confermeranno queste evidenze. Comprendo la paura degli epidemiologi. Io però ragiono da immunologo e non ho paura. Riapertura discoteche? Aspettiamo”, ha concluso.
(LaPresse)