L’incendio dell’autolavaggio dei Cipullo nella guerra per lo spaccio di narcotici

La tesi degli investigatori: il raid per dare un messaggio a Vincenzo ‘Piciacio’

S. MARIA C.V. – Non solo lo scontro con Vincenzo Santone. Alla contesa per lo spaccio di droga, che ha scosso la tranquillità della città del Foro negli ultimi 3 anni, animato dal gruppo di pusher di via D’Angiò, gli investigatori hanno collegato anche il raid incendiario a un autolavaggio di via Santagata. La struttura commerciale, stando a quanto sostenuto dai carabinieri della Compagnia di S. Maria Capua Vetere, è riconducibile alla famiglia Cipullo, di cui fa parte Enzo Cipullo, alias ‘Piciacio’ che, ipotizzano i militari, avrebbe avuto una storica influenza nel campo della compravendita di droga sul territorio. L’attività investigativa porterebbe la Procura a ritenere collegati a tale azione criminale Vittorio Merola e Antonio Pio Salemme. Questo spaccato emerge nell’indagine, coordinata dai pm Oriana Zona e Albenzio Ricciardiello, che è sfociata nella richiesta di arresto di 15 indagati, richiesta ora al vaglio del giudice Alessia Stadio.
Enzo Cipullo, ex compagno di Sonia Del Gaudio, sorella del collaboratore di giustizia Ferdinando, venne arrestato dai carabinieri nel novembre 2022 con l’accusa di aver smerciato narcotici dal luglio 2019 all’agosto dell’anno del blitz che lo portà in cella insieme al fratello Giuseppe. E per smerciare narcotici avrebbe usato un’abitazione del centro storico. In relazione a tali condotte i germani sono stati condannati.

I quindici che rischiano l’arresto con l’accusa di spaccio sono Cristian D’Ambrosio, detto ‘o Lion, 23enne; Alessandro Viviani, conosciuto come Nanà, 25enne; Salvatore Merola, Cap e Bomb, 29enne; Antonio Pio Salemme, ‘o Biond, 21enne; Vittorio Merola, Bengala; Rita Claudia Rosato, 31enne; Gennaro Barbato, 25enne; Massimiliano Barbato, 24enne; Antonio Roberto Belloni, 26enne; Antonio Cardillo, 39enne; Hossam Eldosuoky Mohamed, 25enne; Luigi Martucci, ‘o Mucill, 20enne; Antonio Merola, 25enne, tutti residenti a Santa Maria Capua Vetere; Riccardo Di Mauro, 54enne, originario di Succivo, e Alessandro Pellegrino, 31enne di Capua. Agli inquisiti vengono contestati soltanto singoli episodi di detenzione e spaccio di droga e nessun tipo di reato associativo. A comporre il collegio difensivo gli avvocati Nicola Garofalo, Giuseppe Guadagno, Antonio Grillo, Goffredo Grasso, Vincenzo D’Angelo, Cesare Gesmundo, Luca Viggiano, Carlo De Stavola e Angelo Raucci. A loro non viene contestato, almeno in questo filone, alcuna condotta connessa allo scontro avuto né con l’area di pusher che orbita intorno a Vincenzo Santone né con i Cipullo. Alcuni dei 15 indagati (da ritenere tutti innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile), che hanno affrontato la scorsa settimana gli interrogatori di garanzia con il giudice Alessia Stadio (che a breve decidere se emettere o meno provvedimento cautelare), per gli inquirenti sono connessi alla rete di spacciatori che viene identificata con il gruppo di via D’Angiò, perché lì ci sarebbe stata la loro base logistica.

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