L’Inter resta in scia Juve. Ma Conte perde Barella: sarà operato

Il bollettino diffuso dai nerazzurri dopo la risonanza magnetica parla di distacco di un frammento cartilagineo della rotula

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini Nella foto: Niccolo Barella

MILANO – La vittoria sotto l’acquazzone di Torino permette ad Antonio Conte di restare in scia alla Juventus, e – come sottolineato dallo stesso tecnico nel post gara – di tenere in vita un campionato che “senza l’Inter avrebbe già assegnato lo Scudetto”. Il match giocato nel pantano dell’Olimpico ha confermato il killer instinct degli stakanovisti Lautaro Martinez e Lukaku, ma presentato l’ennesimo conto da pagare in infermeria.

Le condizioni di Barella

Anche se, di certo, un sospiro di sollievo si può tirare visto che si temeva il problema al ginocchio di Nicolò Barella celasse qualcosa di serio. Il bollettino diffuso dai nerazzurri dopo la risonanza magnetica parla di distacco di un frammento cartilagineo della rotula: il centrocampista dovrà essere sottoposto a intervento di asportazione del frammento in artroscopia. L’Inter non parla di tempi di recupero ma è probabile che il nazionale azzurro dovrà stare fermo almeno 4-5 settimane: rientro, quindi, non prima della sosta natalizia.

Ennesima tegola sui nerazzurri

Un’altra tegola dunque sui nerazzurri, ormai abituati all’emergenza continua. Una situazione che, tuttavia, Conte invita a usare come “ulteriore stimolo”, in attesa che a gennaio Beppe Marotta porti i sospirati innesti, a questo punto praticamente obbligatori. Vero che pur con i cerotti l’Inter riesce a confermarsi una corazzata in trasferta – dove finora ha sempre vinto – e continua a tenere testa ai bianconeri, motivo d’orgoglio più che fonte di pressione o responsabilità. Ma il rischio di arrivare corti di fiato nel momento clou della stagione c’è e – considerato il brillante cammino compiuto fino a qui in campionato – sarebbe un peccato non provarci fino in fondo.

La linea di Conte

Anche se Conte sostiene di non voler alzare il naso verso Torino: “Noi dobbiamo fare il nostro campionato, senza pensare agli altri”. In ogni caso, Lautaro e soci restano sul pezzo. Il primo impegno del dopo-sosta poteva celare insidie, invece la truppa di Conte ha dimostrato la sua superiorità tecnica affondando un Toro involuto – e orfano di Belotti dopo una manciata di minuti, dettaglio non da poco – con opportunismo e una gestione intelligente dei momenti della partita. Senza dimenticare quella che per il tecnico è la nota più lieta della serata dell’Olimpico: “Per una volta, non abbiamo subito gol”.

E’ tempo di Champions League

Archiviato l’impegno in campionato, è già tempo di rituffarsi in Champions League. Dove martedì sera l’Inter è attesa dalla trasferta di Praga, tappa decisiva per il proseguo dell’avventura europea. Detto che Barella sarà fuori gioco, Conte dovrà sciogliere il dubbio legato alla presenza di Sensi, Gagliardini e Asamoah, tutti e tre assenti a Torino. La brillante prestazione di Borja Valero contro i granata, se non altro, conforta il tecnico salentino nelle scelte di un centrocampo che ieri ha visto svettare un Brozovic in stato di grazia.

Il duo Lukaku-Lautaro è una certezza

In avanti, ovviamente, toccherà sempre a loro: Lukaku e Lautaro, ormai abituati agli straordinari. In attesa che i rientri di Politano e Sanchez – e magari uno sbarco a Milano di Giroud – permetta ai due di tirare un po’ il fiato. Il ‘Toro’ che ha contribuito a matare il Toro, però, ha confermato di non aver perso il fiuto da gol. I numeri non mentono: nove reti stagionali, otto arrivati nei primi 30′ di gara, sesto centro in Serie A (eguagliata la cifra della passata stagione): “Sono felice perché sto bene a livello fisico, sento la fiducia del mister e dell’ambiente e spero di andare avanti così”.

(LaPresse)

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