CASERTA – Il senatore azzurro Raffaele De Rosa, componente della commissione Affari esteri e difesa, rivendica il successo del Governo nella riduzione delle liste di attesa in sanità.
Onorevole De Rosa, è cominciato l’iter parlamentare della manovra: quali sono gli aspetti che più la convincono dei provvedimenti del governo?
Questo Governo sta dimostrando con i fatti una radicale inversione. Dopo soli due anni di insediamento stiamo dando risposte agli italiani. Abbiamo abbattuto i tempi biblici delle liste d’attesa, mi preme sottolineare come avevamo ereditato l’intero comparto del sistema sanitario nazionale, ancora, il premierato, l’autonomia differenziata, abolito finalmente il redditometro. Abbiamo inoltre sfatato il mito della facoltà di medicina, non più a numero chiuso. Finalmente in Europa, l’Italia ha riconquistato credibilità e centralità, gli sbarchi sono diminuiti drasticamente, nei prossimi tre anni faremo ancora di più.
Il centrodestra ha vinto di misura in Liguria, ritiene che la coalizione vada ulteriormente allargata o debba mantenere lo schema attuale?
In Liguria ci siamo riconfermati, questo il dato più importante. La vittoria di Marco Bucci e il continuum di un lavoro iniziato quasi dieci anni fa. Le forze del centrosinistra sono arrivate praticamente sfaldate. Il tracollo più grande si è registrato con il M5S, proprio a casa di Beppe Grillo. Adesso guardiamo alle sfide imminenti del 17 e 18 novembre, ovvero, la riconferma di Donatella Tesei in Umbria e la vittoria di Elena Ugolini in Emilia-Romagna.
Forza Italia ha saputo rialzarsi dopo la morte di Berlusconi, pensa possa tornare ai fasti elettorali del passato?
La perdita del presidente Silvio Berlusconi è una ferita che sanguina ancora. La sua levatura, il suo carisma, il suo spessore, mancano alla politica mondiale. Forza Italia è rimasta orfana del suo fondatore, ma grazie al grande lavoro messo in campo dal segretario nazionale Antonio Tajani sta risalendo la china. Siamo il fulcro del Partito Popolare Europeo, seconda forza di Governo in Italia. Grazie al presidente Berlusconi, ai valori, agli ideali tramandati, abbiamo riconquistato una notevole porzione di elettori e sono convinto che continueremo a crescere ancora.
Che idea si è fatto della proposta di legge presentata in Regione Campania che di fatto garantirebbe a De Luca di candidarsi per un terzo mandato?
Vincenzo De Luca è al capolinea, anche il Pd è stato chiaro su questo. Un terzo mandato è possibile, la legge glielo consente ma quello che conta è il voto degli elettori. Da campano penso che la Regione abbia subito già troppe mortificazioni. Di Don Vincenzo ricordiamo soprattutto le fritture di pesce, le zeppole al Covid, i lanciafiamme, come ha ridotto la Sanità in Campania, le inchieste, le offese alla Premier e a qualche europarlamentare. Noi costruiamo modelli, mi riferisco alle vicende di Caivano. La risposta ai due lustri di buio targati De Luca è sicuramente Fulvio Martusciello, azzurro nelle vene. Fulvio rappresenta la migliore garanzia del centrodestra in Campania. Bisogna assolutamente voltare pagina dopo l’oblio creato dal centrosinistra.
Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Marina Berlusconi sul tema dei diritti civili?
Qualche giorno fa, Marina Berlusconi è stata insignita con l’onorificenza di Cavaliera del Lavoro, un titolo meritato sul campo e con il tempo. Buon sangue non mente, la sua posizione sui diritti civili è chiara, posizione che condivido fermamente e che trova l’origine nel recondito pensiero berlusconiano, ovvero, quel liberalismo indispensabile che annulla le diseguaglianze e costruisce egualitarismo.
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