NAPOLI (Angela Garofalo) – Si era presentato ai provini come musicista – cantante alias disoccupato ma ha stregato ed espugnato il muro dei giudici, vincendo All Together Now. Il game show musicale condotto da Michelle Hunziker ha decretato Greg Rega, vincitore di questa prima edizione. Ha una voce potente con sfumature vocali che traspaiono duttilità, preparazione e talento. Una presenza scenica ritmata e dal passo deciso, complice uno sguardo solare, sono queste le coordinate che hanno decretato Greg Rega, all’anagrafe Gregorio Rega, vincitore del game show musicale.
Il 32enne da Roccarainola in provincia di Napoli inizia tardi alla musica, come egli stesso dichiara nell’intervista. Comincia, come tanti artisti, esibendosi in giro per locali e perfezionandosi tecnicamente con maestri di fama nazionale. Specializzandosi nell’esecuzione di brani di musica black. Ha al suo attivo collaborazioni e partecipazioni in produzioni rap campane e italiane, tra queste con: Clementino, Paura e dj Tyone.
Nel 2015 partecipa alla terza edizione del talent The Voice of Italy ed entra nel team di Noemi. Terminata l’esperienza televisiva, la stessa Noemi gli offre l’opportunità di fare da back vocalist ai suoi concerti. Questo permette a Rega, di partire in tour partecipando a manifestazioni importanti come: Concerto del Primo Maggio a Roma, il Coca Cola Summer Festival, il Premio Giorgio Gaber, il Premio MusiCultura e ‘Fronte del Palco’ per RadioItalia. Pubblica nel 2015 il suo primo singolo Sempre così e l’anno seguente, in collaborazione con i Profugy e Giulia Olivieri, esce con Paura d’o mare. Mentre è del 2017 il progetto: Greg Rega Electro Soul Experience. Collettivo di sette musicisti che prevede la possibilità di estendere la formazione iniziale ad altri elementi; proponendo brani originali del suo repertorio oltre ai migliori della black music in chiave moderna ed elettronica. Dint’ all’ anema invece, è il singolo uscito quest’anno.
Dichiari che non ami essere etichettato, dunque: Greg Rega che genere ama e quale fa?
La musica secondo me non ha etichette ma stili. Amo la soul music, il funk, l’R&B, ma non solo questa. Ascolto tutta la musica anche la classica antica, il folk, il jazz. Amo cantare ciò che mi piace ascoltare. Però, sono più orientato verso la soul music internazionale ed italiana. Ora anche quella napoletana.
Hai una voce potente e duttile, con dei cromatismi vocali che non scimmiottano. Quando hai scoperto la musica, la tua voce e che formazione hai a riguardo?
Sono nato artisticamente molto tardi. Quasi a vent’anni. Ho iniziato a studiare dopo aver partecipato a qualche concorso vocale. Per un po’ di anni mi sono formato in scuole della provincia di Napoli. In seguito, ho continuato a studiare a Roma con il maestro Fulvio Tomaino. Ho scoperto le particolarità della mia voce, più vicina alla soul music black americana. Per cui ho deciso di perseguire quella strada. Di formarmi vocalmente in quel modo. Questo mi ha permesso di capire veramente il mio strumento vocale, e ad avere contezza, delle sue reali possibilità. Solo capendolo tecnicamente, sei in grado poi, di intendere dove puoi arrivare con le tue qualità vocali.
Diverse collaborazioni musicali ma, dopo il talent ‘The Voice’ entri nel team di Noemi per due anni come back vocalist. Di sicuro, dopo questa esperienza, c’è stato un prima e dopo Greg.
Dopo ‘The Voice’ fu la stessa Noemi a chiamarmi. Ricordo che la prima data di concerto fu il Primo Maggio a Roma. Penso che sia una persona speciale, mi sono trovato bene con lei e ancora ci sentiamo. E probabilmente, faremo qualcosa insieme in uno dei suoi concerti. Lavorare con lei e il suo team, per quasi due anni e mezzo in giro per l’Italia, mi ha insegnato a capire cosa significa essere in un contesto musicale di professionisti. Dove è difficile arrivarci e suonare. Un’ esperienza indimenticabile. E spero che in futuro ci siano altre occasioni di lavorare insieme.
Durante le tue esibizioni a ‘All Together Now’ traspariva sicurezza. Ti dileggiavi sicuro nel canto, consapevole del tuo strumento vocale, ma eri in sintonia anche col palco. Zero paura o la controlli bene?
Forse perché ci sono arrivato in un’età e con una consapevolezza artistica piena: sia delle mie possibilità che capacità. Sono andato lì sicuro e senza la paura di sbagliare. Non solo vocalmente ma anche fisicamente. Mi sono liberato completamente, stare su quel palco mi dava ancora più forza. Giocavo non solo col muro che magnetizzava ma lo facevo anche col pubblico. Ho lavorato per tanto tempo nei locali e ancora lo faccio, questo mi ha dato l’esperienza e la gavetta. Questo ha fatto sì, che su quel palco, ogni volta ci andavo sempre più sicuro e tranquillo. E tra l’altro mi divertivo tantissimo.
Hai dichiarato che la somma vinta la impiegherai per aiutare la tua famiglia, e per il singolo che uscirà a luglio. La famiglia ti ha sorretto in questo sogno artistico?
La mia famiglia mi ha sempre sostenuto e appoggiato nelle scelte, certamente non mi ha mai ostacolato. Ho sempre cercato di non coinvolgerla né emotivamente né economicamente in quello che facevo. Perché se uno decide di perseguire la strada artistica deve assumersi i rischi. Ho rinunciato molte volte a dei lavori anche statali per continuare nel mio sogno. Alla mia famiglia, voglio fare almeno un bel regalo, per ripagarla dei sacrifici che ha fatto in tutti questi anni.
Dopo ‘Dint all’anema’ il nuovo singolo è alle porte. Come si chiamerà?
‘Dint ‘all’anema’ è stato il mio singolo d’esordio in napoletano ed è andato anche bene. Oltre le mie aspettative. Il nuovo singolo invece, uscirà a metà luglio e comunque spero prima possibile. Sarà in napoletano e si chiamerà ‘Chell che nu vuo fa cchiu’ scritto da me, Francesco Pumba e prodotto da Daniele Franzese. Premessa ad un disco che uscirà con pezzi in italiano e napoletano.
Oltre la vittoria e il premio: cosa ti resta di ‘All Together Now’ e dove ti porterà nel breve termine?
Mi resta l’amicizia e l’affetto che ho provato durante questo periodo, sia con i concorrenti che con alcuni del muro che ho conosciuto dopo. Anche la redazione, in realtà ho nel cuore un po’ tutti. Un’ esperienza del genere ti lascia veramente tanto. A maggior ragione se la vivi fino all’ultimo minuto. Nel breve termine, spero mi porterà un breve tour di un po’ di date e poi, lavoriamo alle novità.