NAPOLI – Per giorni si è parlato dell’iniziativa di De Luca, Zaia, Emiliano e Fontana per chiedere il voto a luglio. Più i quattro governatori guadagnavano le luci della ribalta, più le opposizioni tacevano. Solo ieri, con grave ritardo, si è levata la voce di qualche politico campano: Fulvio Martusciello, Michele Schiano. E gli altri? Dove è finito il centrodestra? Che sia in fondo in fondo d’accordo con De Luca? Lo abbiamo chiesto al consigliere regionale, nonché vicepresidente provinciale di Forza Italia Massimo Grimaldi (nella foto). Che critica, ma con una “strana” cautela, l’operato del governatore.
De Luca vuole andare al voto a fine luglio: a voi sta bene? E non le pare quantomeno curioso che sulla proposta convergano sia governatori di centrosinistra – De Luca e Michele Emiliano – che di centrodestra – Luca Zaia ed Attilio Fontana?
Beh, cosa devo dirle… in fondo ognuno fa le proposte che vuole. E’ sbagliata la richiesta di voto a luglio da parte di tutti, che siano di centrosinistra o di centrodestra. Ma per De Luca di più perché per lui è finalizzata solo a capitalizzare i consensi, veri o presunti, che crede di aver acquisito in questi mesi di emergenza. Si vada al voto entro fine anno prevedendo l’election day per Regionali e Amministrative.
Consigliere, però, diciamolo… in questa fase emergenziale l’opposizione che avete fatto a De Luca è stata quasi nulla, silenziosa e a tratti accondiscendente. O no?
Abbiamo adottato un atteggiamento di responsabilità perché serviva che le istituzioni non si dividessero. Ma quando De Luca fa il clown e non il presidente della Regione, il senso di responsabilità svanisce. E’ stato lui con il suo atteggiamento e le sue pagliacciate a rompere il fronte unitario e propositivo che pensavamo si potesse instaurare, non ha accettato nessuna delle nostre proposte, non ci ha ascoltati. La luna di miele è finita e siamo pronti a smascherare i suoi bluff e a denunciare tutte le operazioni elettorali che sta facendo sulla pelle dei cittadini.
Abbiamo registrato interventi en passant di Fi e di Caldoro, anche sui ritardi nella consegna delle mascherine. Avete detto poco o niente sull’operazione di marketing messa in piedi da De Luca. Sa che quelle che stanno consegnando ai cittadini sono ‘marchiati’ con il logo della Regione?
Un’operazione puramente elettorale, ma la realtà è che l’emergenza è stata mal gestita sotto tutti i profili. Lo confermano soprattutto gli operatori sanitari costretti a lavorare, soprattutto nelle prime settimane, senza le giuste precauzioni. Nesssuno promuoverebbe De Luca. L’assistenza domiciliare è stata inadeguata, i tempi sui tamponi lunghi, scopriremo che molte morti si potevano evitare. Basta pagliacciate iniziamo ad essere seri”.
Il piano regionale secondo lei basterà ad evitare il peggioramento della crisi economica e sociale?
No. Serve riprogrammare subito i fondi Por-Fesr per dare sostegno all’agroalimentare e alla zootecnia soprattutto in Terra di Lavoro. Settori tagliati fuori da ogni forma di sostegno nazionale e locale, eppure in Campania valgono l’80% del Pil. Inoltre per i commercianti già penalizzati si dovrebbe prevedere un contributo per la sanificazione dei locali. Infine serve rivedere le regole del delivery, perché così per tanti la riapertura è sconveniente. Se un bar non può servire liquidi, cosa vende merendine? Per ristoranti e pizzerie troppi lacci e lacciuoli che non servono a prevenire il contagio da Covid.