L’intervista. Matera: “Bocciare De Luca non conviene a nessuno”

NAPOLI I moderati sono pronti a fare la loro parte alle prossime Regionali e il gruppo che ha formato la lista Popolari-Fare democratico converge sul governatore uscente Vincenzo De Luca. Lo dichiara a “Cronache” il presidente del gruppo misto Corrado Matera.

Alle Regionali dell’anno prossimo riproporrete la lista unica formata dai due movimenti?

Abbiamo avuto un risultato importante e abbiamo lavorato bene in questi anni: partiamo quindi da quanto ottenuto, per le prospettive si vedrà, adesso è ancora pesto per parlarne, non sappiamo neppure con certezza quando si tornerà alle urne. C’è comunque una convergenza sulla posizione del presidente De Luca che ha lavorato molto bene.

Al momento, però, il Pd nazionale non vuole saperne di ricandidare il presidente uscente. La questione è interna al Pd, ma inevitabilmente si riflette sulla coalizione: voi come vi regolerete?

Bisogna vedere cosa succederà, ci sarà certamente una discussione su questi argomenti. Cosa farà il Pd non posso certo dirlo io, ma mi auguro che, nell’interesse di tutti, le difficoltà possano essere sperate, considerando che la Campania è governata dal centrosinistra e che De Luca è un ottimo governatore. Non entro nelle dinamiche del Pd, ma non so se al partito convenga abbandonare il presidente.

E se la spaccatura non sarà superata cosa farete?

Mi sembra di capire che in consiglio regionale ci sia un’ampia convergenza su De Luca da parte di tantissimi colleghi consiglieri, come dimostrato dalla legge sul terzo mandato appena approvata (il gruppo Pd ha quasi totalmente votato a favore, ndr). Poi parliamo di dinamiche politiche e partitiche che saranno valutate.

Avete appena approvato in Consiglio il bilancio e sui finanziamenti per sagre e parrocchie sono fioccate le accuse di avere elargito “mancette”. Cosa replica a queste critiche?

Non mi sembra di aver constatato tutte queste posizioni tanti forti e contrarie. Basti pensar che la delibera è stata approvata velocemente. Per alcune proposte questa manovra è stata condivisa con l’opposizione. Ognuno è libero di dire quel che vuole, ma non mi è parso proprio che in aula ci siano stati scontri.

Periodicamente si torna a parlare di uno schieramento centrista distinto da centrosinistra e centrodestra: da moderato, pensa che ci siano le condizioni per formarlo?

In consiglio regionale siamo in tanti a provenire dalla Democrazia cristiana, diversi gruppi si riconoscono in una storia passata. Allo stato, è impossibile immaginare che ci possa essere uno schieramento solo moderato e autonomo rispetto ai due blocchi. Poi sono sicuro che il centro possa giocare una partita importante alle prossime elezioni, come è stato alle scorse consultazioni. Alle Regionali del 2020 gran parte delle liste che si riconoscevano nelle posizioni centriste ha avuto risultati importanti, come è sempre stato: i moderati hanno un loro peso. E alla fine gran parte dell’area moderata sarà schierata con De Luca.

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