CASERTA – Stefania Modestino D’Angelo, capolista di “Azione-Italia viva” nel collegio plurinominale Campania 2 nel Senato, non fa passi indietro sulla campagna elettorale e lancia accuse al Pd. La giornata di ieri è trascorsa fra le polemiche per alcuni interventi firmati nei mesi scorsi dalla candidata e incentrati sulla guerra fra Russia e Ucraina, giudicati troppo favorevoli a Vladimir Putin. Inoltre, la capolista ha definito la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, “una femme de chambre” e il presidente francese Emmanuel Macron “un fattorino” se paragonati ai padri fondatori dell’Europa unita. A criticare la scelta della Modestino (conosciuta in provincia, oltre che per il suo impegno politico, per l’attività didattica come docente del liceo scientifico “Diaz”) è stato in particolare il segretario nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli. E gli stessi vertici di Azione hanno preso posizione: il coordinatore regionale Giuseppe Sommese ha definito “una leggerezza” la scelta di candidarla, mentre lo stesso Calenda ha scritto: “Errore nostro non aver verificato i post. Me ne assumo la responsabilità”, assicurando, con una frase in perfetto politichese, che “stiamo gestendo la cosa”.
Professoressa, si sente scaricata dallo stesso partito che l’aveva proposta?
No, quelle di Sommese – che peraltro mi ha chiamata – e di Calenda sono frasi dovute, dette per spegnere la polemica, che è stata ispirata da esponenti locali del Pd con contatti a livello nazionale.
A chi si riferisce precisamente?
Non intendo dirlo, è facile risalire a loro. E’ un attacco a una candidatura come la mia che può incontrare il favore della pubblica opinione: non se la prendono con i big che hanno potere, ma con me, pensando che non abbia la forza di difendermi.
Le sue posizioni sul conflitto in Ucraina fanno tanto più scalpore perché lei è candidata con Calenda, forse il più filo ucraino fra i leader politici. Come concilia la sua posizione con quella del segretario nazionale?
Nessun contrasto, la mia scelta sarebbe stata comunque quella di votare Calenda, perché è una persona seria: del resto, i miei figli vivono a Roma e hanno votato per lui alle Comunali. Certo non sono un’esperta di politica estera, ma ho commentato gli interventi della De Cesare e di Orsini, due docenti di storia, dal punto di vista del metodo e non del contenuto. Sono anti putiniana e contro ogni sistema tirannico, ma alla fine sono caduta nella tirannide liquida della Rete, dove si trovano persone che si comportano esattamente come i politici che criticano.
Ma perché ha poi rimosso i post contestati se riteneva che non ci fosse niente di male?
Non li ho cancellati, li ho resi privati per non dare adito ad altre polemiche. Invece di pensare a un territorio rimasto privo di rappresentanza, se non fosse per le proposte di “Italia sul serio”, vanno a vedere i miei post: mi fanno quasi pietà. Del resto, su di me che cosa potevano dire? Sono una persona onesta, lavoro, non ho mai fatto niente di male e ritengo che l’analisi storica vada fatta a prescindere dalle proprie idee.
E quella foto con un pupazzo di Pinocchio che ha paragonato a Matteo Renzi?
E’ una foto del 2015 e oltretutto è ironica. Non ho nessun problema a essere alleata con Renzi: ai tempi gli ho contestato la Buona scuola e, se avessi l’opportunità di parlargli, gliela contesterei ancora. Ma questo non esclude il mio giudizio di merito: Calenda e Renzi sono i più bravi e fanno paura, l’attacco contro di me punta a indebolire loro. Questo comportamento qualifica chi mi critica e al tempo stesso mi rinforza: ho avuto solidarietà da tutti.
Quindi condurrà la campagna elettorale come previsto?
Certo, non ci sarà nessun disimpegno da parte mia e porterò avanti le idee di “Italia sul serio”. Non temo affatto che la mia parte politica possa abbandonarmi. La mia candidatura è stata supportata da un gruppo di sostenitori e dal mio curriculum.