L’intervista. Oliviero: “Sul terzo mandato il Pd darà l’ok a De Luca”

Dall’incontro di Procida segnali positivi anche per il congresso del partito. Il commissario Misiani lo ha promesso entro la fine del suo mandato

CASERTA – Il governatore della Campania Vincenzo De Luca merita la ricandidatura, al di là delle questioni sul terzo mandato. Lo dichiara a “Cronache” il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero.

Il consiglio regionale sta per riprendere l’attività dopo la pausa di agosto. Quali sono le priorità per questi ultimi mesi dell’anno?

Come settembre segna da un lato la ripresa delle attività già avviate e, dall’altro, la continuazione e la programmazione di ciò che verrà, la nostra attività è un fermento continuo. Abbiamo già fatto tanto e altro ancora faremo. Con l’ufficio di presidenza, i capigruppo, le commissioni, riusciremo ad inanellare tutte le priorità per la nostra Regione. Il Consiglio in questo frangente è concentrato sulla progettazione e realizzazione delle attività connesse al Piano nazionale di ripresa e resilienza per cui lavoriamo in sinergia costante con la giunta. Ci prepariamo anche a riprendere i progetti volti a favorire la partecipazione dei cittadini, come ad esempio “Ragazzi in aula” che ha avuto ampio riscontro nella stagione appena conclusa. Questo è sicuramente anche l’anno del resoconto politico visto che ci avviamo alla chiusura di una consiliatura e all’imminente avvio della campagna elettorale. Insomma ci sono diversi impegni alle porte, ma siamo pronti ad affrontarli tutti.

Da mesi sono all’ordine del giorno in Consiglio alcune nomine, come quelle della Consulta di garanzia, che però non vengono effettuate: ci sono divergenze in maggioranza sui nomi? Quali tempi prevede?

Il Consiglio lavora all’unisono. Sicuramente c’è compattezza all’interno dell’Ufficio di presidenza, fra consiglieri e gruppi, fermo restando i ruoli di maggioranza e minoranza. Pertanto non c’è una questione di discordia interna bensì di dinamiche legate al funzionamento del Consiglio. Comunque a breve saranno effettuate tutte le nomine a partire dalla Consulta di garanzia che è l’organo di consulenza giuridico-legale per il consiglio regionale.

Il terzo mandato del governatore è secondo lei possibile già con le norme in vigore? E se invece servisse una riforma, come intendete procedere?

Sicuramente De Luca merita la riconferma. L’ha conquistata sul campo. Quando si è in presenza di una buona amministrazione non bisognerebbe procedere con il rischio di perdersi nel cavillo burocratico, ma bisognerebbe prendere atto di quanto prodotto, premiando la squadra. Personalmente sposo la possibilità di riproporre il governatore uscente per una continuazione dell’eccellente lavoro posto in essere finora.

La segretaria nazionale Pd Elly Schlein e il commissario regionale Antonio Misiani escludono esplicitamente però una ricandidatura di De Luca. Se il governatore decidesse di riprovarci comunque, lei chi sceglierebbe fra lui e il partito?

Io confido che il Pd in funzione dei risultati raggiunti da De Luca, e tenendo conto sia della sua credibilità nell’intero asse di governo campano, sia del suo essere uomo simbolo della battaglia sull’autonomia differenziata in Italia, possa dare il via libera alla sua ricandidatura. Ripeto non si tratta di scegliere con chi stare e dove andare, bensì di come continuare a lavorare per il bene della nostra terra con la stessa forza e determinazione di questi anni.

Dall’incontro di Procida sono giunti segnali di disgelo fra De Luca e Schlein, fatto sta che del congresso regionale del Pd ancora non si parla. Come si sblocca questa situazione?

Dall’incontro di Procida sono arrivati segnali distensivi ma anche le dichiarazioni del commissario Misiani che ha riferito che prima della scadenza del suo mandato attiverà la procedura per il congresso regionale. Condivido il percorso ed il timing. Il congresso è uno strumento importante di democrazia, di legittimazione territoriale, ma anche di partecipazione. Da troppi anni l’iniziativa politica nel nostro partito è sospesa. Bisogna rianimarla con un’infusione di entusiasmo ed una strategia capace di sovvertire il vento di destra che soffia sul Paese. Un vento che per fortuna non è giunto fin qui, ed è il motivo per cui proprio dalla Campania dobbiamo ripartire, con vigore, per una proposta di alternativa di governo.

Un vento che però soffia forte in provincia di Caserta…

Dall’analisi dello stato delle nostre amministrazioni e dall’ascolto dei nostri amministratori, oltre che dall’eccellente risultato conseguito alle Europee emerge una prospettiva favorevole al campo democratico: semplicemente, le persone hanno apprezzato l’impegno messo in campo da noi rispetto alle mancate promesse della destra.

Regionali 2025: cosa vede all’orizzonte? 

L’unica certezza è che continuo a macinare chilometri tra i 104 Comuni della provincia di Caserta, fianco a fianco con gli amministratori e i cittadini, tentando di non far sentire mai solo nessuno. Per il resto, confido che possa confermarsi l’odierno quadro di buon governo in cui rimarcare tutte le virtuosità dei nostri territori. Sarà necessario un grande lavoro politico di ricostruzione del percorso di militanza e partecipazione con un abbattimento degli schemi rigidi, dando voce e spazio a tutti.

Si parla anche di una sua candidatura a presidente della Provincia di Caserta, nel caso si torni all’elezione diretta. Cosa ne pensa?

Con i “se” e con i “ma” non si fa la storia. Per l’elezione diretta di Presidente e Consiglio provinciale c’è bisogno di una riforma elettorale che, nonostante sia stata più volte annunciata, ristagna negli intenti dell’attuale legislatore nazionale. Anche le Province meritano un maggiore riannodo tra cittadini e istituzioni.

La proposta di aeroporto civile a Grazzanise è tornata d’attualità negli ultimi tempi: a che punto è lo studio di fattibilità?

Mi permetta di dirle innanzitutto, e anche con una certa soddisfazione, che ho notato un grande dibattito sul tema dopo la mia proposta approvata dal Consiglio regionale con lo stanziamento economico necessario ad attivare lo studio di fattibilità. Il tema è centrale per lo sviluppo della nostra terra, per cui auspico che ci sia la più ampia convergenza delle forze politiche. La Regione ha fatto e continuerà a fare la sua parte, servirà poi una modifica del piano nazionale dei trasporti. Per quanto riguarda lo studio di fattibilità ho già chiesto informazioni all’Acamir e spero al più presto di avere un resoconto da parte dei tecnici incaricati al fine di informare l’opinione pubblica. Insieme al trasporto su gomma e su ferro, l’aeroporto di Grazzanise sarà il punto di decollo della nostra Provincia: un crocevia internazionale degli scambi della filiera produttiva campana e meridionale che oggi approda in Europa per il tramite dello scalo veronese.

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