L’intervista. Regionali, Schiano: il candidato governatore lo scelgono i leader

“Il centrosinistra è spaccato, ma non esistono elezioni facili”

Il parlamentare Michele Schiano di Visconti

NAPOLI (Anastasia Leonardo) – Per Michele Schiano (nella foto), deputato di Fratelli d’Italia, il bilancio dei due anni di governo Meloni non può che essere positivo. Ma l’intervista che ha reso a Cronache è anche l’occasione per tracciare le linee guida per il futuro della Campania, per analizzare la situazione politica regionale e per lanciare un messaggio che non può essere frainteso alla coalizione di centrodestra: basta con le autocandidature, il nome del governatore in pectore sarà scelto a Roma, dai leader nazionali. E’ inutile accapigliarsi con tanto anticipo.

Settimana impegnativa per Fratelli d’Italia, sono in corso le iniziative di “Due anni di governo Meloni – L’Italia torna a correre”. Qual è il suo personale bilancio?

Sono stati due anni di straordinario impegno e di altrettanto straordinarie soddisfazioni. Il Parlamento è il cuore della democrazia, farne parte significa sentirne il battito pulsante. L’emozione e la gratificazione lasciano però subito il passo all’immenso senso di responsabilità che si avverte quando si assumono decisioni di importanza fondamentale per l’intera Nazione e a volte per l’Europa e il mondo. Sono anni di guerre terribili, siamo stati chiamati ad assumere decisioni storiche. A guidare il nostro cammino è stata la premier Giorgia Meloni, che ha dimostrato di essere una vera statista.

Il provvedimento che ha votato di cui è più orgoglioso?

Non posso negare di aver avvertito una soddisfazione particolare quando abbiamo affrontato i temi relativi alla Campania. Il decreto Caivano è stato un provvedimento che mi rende particolarmente orgoglioso. La lotta alla camorra è una priorità assoluta da sempre per quel che riguarda il mio impegno politico.

In questo momento però si assiste a un momento di stallo su Rai e Consulta. Come se ne esce?

Se ne esce solo in un modo: se la sinistra antepone l’interesse generale al piccolo cabotaggio elettoralistico. Noi siamo sempre pronti al dialogo, non mi pare che si può dire altrettanto delle opposizioni.

Qual è lo stato di salute di FdI in Campania? E’ vero che avete la fila per nuovi ingressi?

Fratelli d’Italia in Campania cresce a dismisura grazie al lavoro dei nostri dirigenti. E’ vero: ci sono molti esponenti politici che vorrebbero aderire al partito ma la selezione deve essere accurata.

Con il centrosinistra spaccato su Pd e De Luca, quella delle Regionali in Campania potrebbe essere una partita più facile del previsto… o no?
Non esistono elezioni facili. La spaccatura vera comunque è quella tra la sinistra e la gente. Il resto più che spaccature politiche sono guerre di potere.

Anche lei come molti suoi colleghi rivendica per Fdi il candidato presidente o forse è il caso che vi sediate e ne discutiate più serenamente con Lega e Fi?

I candidati alla presidenza delle Regioni vengono selezionati dai leader della coalizione. È stato sempre così e così sarà anche per la Campania. Il centrodestra sceglierà con cura il candidato e tutti noi lo sosterremo con tutte le nostre forze. Se l’indicazione spetterà a Fratelli d’Italia, abbiamo fior di personalità con le caratteristiche giuste per dare finalmente alla Campania un governo efficiente e attento alle esigenze dei cittadini.

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