L’intervista. Rosa Silvestro: il podismo per uscire dalla routine quotidiana

CASERTA – Oggi abbiamo il piacere di presentare Rosa Silvestro, una donna che ha trasformato la sua vita grazie alla corsa. Sposata e madre di tre figli, Rosa è una casalinga che ha trovato nel podismo un modo per uscire dalla routine quotidiana e mantenersi in forma. Undici anni fa, dopo aver accompagnato i figli a scuola, ha deciso di indossare le scarpette e cominciare a passeggiare nel “Parco Taglia” a Cardito. Quello che era iniziato come un semplice modo per trascorrere qualche ora all’aria aperta si è presto trasformato in una passione travolgente. La corsa è diventata non solo un’attività fisica, ma anche un momento di benessere mentale e di fuga dalla quotidianità. Grazie alla sua determinazione e al supporto degli amici, Rosa ha iniziato a migliorarsi continuamente. Dai primi sette chilometri percorsi senza affaticamento, è passata a partecipare a gare più lunghe e impegnative. Le sue amiche, in particolare Anna Gesuele, l’hanno incoraggiata a tesserarsi con una società di atletica, dandole la spinta necessaria per fare il salto di qualità. La prima società con cui ha corso è stata la New Atletica Afragola, ma il dinamismo e il progetto sociale di Gaetano Brilla l’hanno portata a unirsi alla “Run For Love Project Anna Cerbone”. Rosa ha partecipato a numerose gare, tra cui la sua prima gara di 10 chilometri su strada a Casoria, la sua prima Half Marathon a Napoli e la memorabile maratona di Firenze. Ogni gara ha rappresentato una sfida personale e un’occasione per dimostrare a se stessa la propria forza e resilienza. Nonostante qualche pausa forzata, come quella dovuta alla pandemia, Rosa ha sempre trovato la forza di riprendere gli allenamenti con costanza e determinazione. La corsa ha permesso a Rosa di trovare un equilibrio tra la vita familiare e il benessere personale. Con il supporto del marito Arcangelo e la gioia di condividere le sue esperienze sportive con amici e familiari, Rosa ha scoperto che il podismo è più di uno sport: è uno stile di vita. In questa intervista, scopriremo il viaggio di Rosa nel mondo del podismo, le sue sfide, i suoi successi e le sue aspirazioni future, offrendo uno sguardo ispiratore su come la passione per la corsa possa trasformare la vita quotidiana in un’esperienza di crescita e felicità.

Rosa, come è iniziata la tua avventura nel podismo?

La mia avventura nel podismo è iniziata undici anni fa. Dopo aver accompagnato i miei figli a scuola, ho deciso di indossare le scarpette e andare a passeggiare nel “Parco Taglia” a Cardito. Quella passeggiata si è trasformata in una corsetta e ben presto ho scoperto quanto mi facesse bene passare qualche ora tra i viali della villa comunale. È stato un vero toccasana per me, non solo fisicamente ma anche mentalmente.

Come sei passata dalle passeggiate alle corse più lunghe?

Inizialmente, correvo per tenermi in forma e presto sono riuscita a percorrere i miei primi sette chilometri senza affaticarmi troppo. Poi, su suggerimento della mia amica Anna Gesuele, ho aumentato la distanza a dieci chilometri. Anna mi ha anche convinta a tesserarmi con una società di atletica. La mia prima canotta è stata quella della New Atletica Afragola, ma poi ho conosciuto Gaetano Brilla e mi sono unita alla “Run For Love Project Anna Cerbone”, attratta dal loro progetto sociale e dal loro dinamismo.

Qual è stata la tua prima gara e come l’hai vissuta?

La mia prima gara è stata una 10 chilometri su strada a Casoria. Ho scelto quella gara perché il percorso passava davanti casa mia, permettendomi di catturare l’applauso dei miei familiari. Ho chiuso la gara in 59 minuti, un’esperienza davvero emozionante. Ma l’Half Marathon di Napoli è quella che mi è rimasta nel cuore per l’entusiasmo dei napoletani. Correre per le strade di Napoli è stato un vero brivido.

Parlaci della tua prima maratona.

La mia prima maratona è stata quella di Firenze. Ricordo ancora i brividi all’arrivo in Piazza Duomo. È stata un’esperienza indimenticabile, che mi ha regalato una grande soddisfazione e orgoglio.

Come riesci a mantenere un equilibrio tra l’allenamento e la vita familiare?

Il mio marito Arcangelo mi supporta molto e mi lascia vivere il mio mondo sportivo. Questo mi permette di allenarmi e gareggiare senza stress. Faccio un’alimentazione corretta, anche se ogni tanto mi concedo qualche “sgarro” a tavola. L’importante per me è avere un fisico perfetto e una vita senza stress.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi nel podismo?

La mia prossima gara sarà la Stranormanna ad Aversa, una 10 chilometri su strada. Purtroppo, sono stata ferma per qualche mese a causa della pandemia, ma ho ripreso ad allenarmi con costanza e caparbietà. Il mio obiettivo è tornare ai miei tempi migliori in gara.

Cosa significa per te arrivare al traguardo di una gara?

Arrivare al traguardo di una gara è una gioia immensa. È la ricompensa di una settimana di allenamenti e fatica. Mi piace festeggiare insieme agli amici la domenica sportiva, condividendo la soddisfazione di aver raggiunto un obiettivo.

Grazie, Rosa, per aver condiviso la tua storia con noi. Ti auguriamo il meglio per le tue prossime gare e per il futuro!

Grazie a voi, è stato un piacere raccontare la mia esperienza.

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