L’intervista. Rosato rilancia il sogno del Terzo Polo: “Insieme ad Azione ridaremo speranza”

Sul terzo mandato sì a De Luca. “Landini detta la linea a Schlein e al Pd. Tra noi e Conte ci sono distanze siderali”

Foto Mauro Scrobogna/LaPresse 19-10-2023 Roma (Italia) - Politica - Senato, presentazione del progetto politico dell’Associazione “PER - Popolari Europeisti Riformatori” - Nella foto: Ettore Rosato durante la conferenza stampa il progetto politico dell’Associazione “PER - Popolari Europeisti Riformatori” October 19, 2023 Rome (Italy)- Politics - Senate, presentation of the political project of the Association "PER - Popolari Europeanisti Riformatori" - In the photo: Ettore Rosato during the press conference the political project of the Association "PER - Popolari Europeanisti Riformatori"
Foto Mauro Scrobogna/LaPresse 19-10-2023 Roma (Italia) - Politica - Senato, presentazione del progetto politico dell’Associazione “PER - Popolari Europeisti Riformatori” - Nella foto: Ettore Rosato durante la conferenza stampa il progetto politico dell’Associazione “PER - Popolari Europeisti Riformatori” October 19, 2023 Rome (Italy)- Politics - Senate, presentation of the political project of the Association "PER - Popolari Europeanisti Riformatori" - In the photo: Ettore Rosato during the press conference the political project of the Association "PER - Popolari Europeanisti Riformatori"

Il progetto ‘PER’ è nato per continuare a tenere vivo il sogno di un Terzo polo moderato unito e con un consenso tale da spezzare lo schema del bipolarismo centrodestra-centrosinistra. Le difficoltà non mancano, specie dopo il divorzio definitivo tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. Ma l’ex vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, tira dritto e nell’intervista concessa a ‘Cronache’ disegna il futuro e delinea la visione del suo progetto politico.

Onorevole, il suo nuovo progetto ‘PER Italia’ comincia a radicarsi da Nord a Sud. Qual è l’alternativa che intende costruire?

L’alternativa è quella di chi non si rassegna al bipolarismo delle promesse assurde, inconsistenti e irrealizzabili. Abbiamo sentito a destra promettere l’abolizione delle accise e a sinistra l’abolizione della povertà. Hanno ottenuto voti sull’inganno e tutto questo resta impunito, perché gli elettori sono scoraggiati dall’assenza di un’alternativa.

Alle Europee in che forma ‘Per’ sarà presente?

La nostra ambizione è quella di ridare speranza al progetto del Terzo Polo. Lo faremo insieme ad Azione di Carlo Calenda e a tutti coloro che hanno un progetto coerente e compatibile con il messaggio che stiamo lanciando.

In Campania quali sono gli interlocutori del suo progetto politico?

Il 16 dicembre ci presenteremo con un’iniziativa pubblica e sono convinto che sarà una giornata molto partecipata. La Campania è una regione ricca di civismo, dove i moderati hanno sempre trovato terreno fertile e penso che potremmo rappresentare un’occasione per il loro coordinamento e un lavoro in comune da fare.

Quindi secondo lei c’è ancora spazio per un Terzo Polo indipendente, viste le attuali distanze tra Renzi e Calenda, o trovare l’accordo con una coalizione più ampia è l’unica possibilità concreta per incidere nella vita politica del nostro Paese?

Credo ci sia grande spazio per il Terzo polo e che l’aggregazione intorno al lavoro che stiamo facendo con Azione arriverà. Arriverà da chi la pensa, ovviamente, nella stessa maniera.

Schlein guarda troppo a Landini per costruire un dialogo con i moderati?

Più che guardare, è che Landini detta la linea a Schlein e al Pd. Tra rincorrere Landini e rincorrere Conte non è rimasto più nulla del progetto riformista del Pd.

A Napoli è stato costruito un campo larghissimo a sostegno di Gaetano Manfredi, che accoglie ex di centrodestra e uomini dichiaratamente di sinistra. E’ un tipo di campo che può interessarvi?

Quello non era un campo, era un’alleanza con un ottimo candidato a sindaco che ha unito tutti quelli che si sono ritrovati sul suo progetto. E’ normale che sia così quando si pensa al governo di città e Regioni. Noi continueremo a scegliere in base alle candidature e ai progetti le nostre alleanze sulle amministrazioni locali.

Diverso è, però, a livello nazionale.

Certo, ci sono tante valutazioni da fare. A livello nazionale la manovra scritta dal governo Meloni, ad esempio, è migliore delle controproposte presentate da Conte. Questo lo dico per segnare la distanza abissale che c’è tra di noi e lo dico nonostante voterò no alla Finanziaria proposta dal governo.

Voterà no anche alla riforma costituzionale?

Farò di tutto per votare di sì. Perché le riforme vanno fatte insieme, ma il testo prodotto francamente è fragile e inapplicabile. Speriamo che ci sia un’apertura reale per lavorarci insieme.

In Campania va avanti da mesi una diatriba tra il Pd, o meglio la sua segretaria, e De Luca sulla possibilità di consentire al governatore di candidarsi per un terzo mandato. Lei cosa ne pensa?

Sul terzo mandato, De Luca sa che può contare sul nostro sostegno. Dopo di che ci arriveremo per gradi e parlando delle cose che servono alla Regione Campania e non delle correnti interne del Pd.

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