L’intervista. Sommese: “In Europa anche da soli”

Caso Russo, dovrà essere Calenda a decidere se intervenire dopo la partecipazione dell’ex parlamentare all’incontro di Fdi

NAPOLI – Dovranno essere eventualmente i vertici nazionali di Azione a intervenire dopo la partecipazione dell’ex parlamentare Paolo Russo a un incontro di Fratelli d’Italia a Marigliano. E la lista comune con Italia viva alle Europee è un possibilità da valutare più avanti. Lo dichiara a “Cronache” il responsabile regionale di Azione Giuseppe Sommese.

Non è certo usuale che un esponente politico partecipi all’iniziativa pubblica di un partito avversario, con tanto di elogi agli organizzatori, come ha fatto Russo. Cosa ne pensa?

L’onorevole ha ritenuto di presenziare a una manifestazione politica nel suo Comune ed è una decisione legittima. E’ un componente della segreteria nazionale ed eventualmente dovrà essere Carlo Calenda a chiedergli spiegazioni.

Non pensa che dietro la partecipazione all’iniziativa di Fdi possa esserci la “manina” di qualcuno che punta a farlo tornare nel centrodestra

Non mi sono posto questo quesito.

La lista unica di Azione e Italia viva alle Europee continua a far discutere. Qualche mese fa lei si è dichiarato molto scettico su questa possibilità: la pensa sempre allo stesso modo?

Noi ci stiano comunque organizzando in proprio per la sfida delle Europee: siamo convinti di riuscire a superare lo sbarramento. Da anni stiamo lavorando molto sui territori e Calenda ha dimostrato di poter portare valore aggiunto in campagna elettorale e ribaltare i pronostici. Adesso manca ancora un anno alle elezioni, più avanti si farà una valutazione. Si potrebbe provare a formare un cartello liberal moderato, mettendo insieme tutte le forze che fanno riferimento a Renew Europe, e che già condividono la stessa impostazione valoriale, ma attualmente sono frammentate in diversi “cespugli”.

Con la scomparsa di Berlusconi, Forza Italia si sta riorganizzando. Come vede la possibilità di passaggio di militanti dal partito azzurro al vostro e viceversa?

Azione è la casa di tutti quelli che credono nei princìpi liberali, ma noi, più che parlare di trasfusione di classi dirigenti, ci siamo sempre concentrati sull’elettorato. Esponenti come Mara Carfagna e Mariastella Gelmini si rivedono nel modello di Azione che ha tanti princìpi liberali e garantisti condivisi con Forza Italia. Ovvio che ci sia compatibilità, dato che elettoralmente si pesca in bacini simili.

Il flusso di elettori e attivisti, però, può avvenire in entrambe le direzioni. Non teme che Forza Italia possa sottrarvi forze?

C’è una differenza fra i due partiti: noi, fin dalla nascita, abbiamo mostrato un modello ordinato di azione territoriale, con un’organizzazione di partito.

Intende dire che Azione non si identifica con il leader, come invece accadeva in Forza Italia con Berlusconi?

Esattamente.

Ci sono trattative in corso fra i partiti per abbassare al 3% lo sbarramento per le Europee. Pensa che questa innovazione vi avvantaggerebbe?

Le Europee sono elezioni proporzionali secche e la pluralità di forze politiche non crea un danno, ma può essere un segnale positivo. In nome di questa pluralità, invitiamo tutte le forze moderate a partecipare all’evento in programma il 1° luglio a Napoli, negli spazi di Città della Scienza, per capire il programma e le iniziative di Azione. Ci saranno personalità del nostro partito come Calenda, la Carfagna e Matteo Richetti.

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