E’ partita l’invettiva dell’ex ministro Matteo Salvini contro il premier Giuseppe Conte. Da giorni il leader leghista attacca il capo del governo. Tra i due è scontro aperto su: elezioni Regionali, immigrazione e servizi segreti.
Abbandonato il bon ton
Salvini non ha certo preso in considerazione l’appello di Conte a moderare i toni e utilizzare un linguaggio meno ‘colorato’ e più istituzionale tant’è che oggi il leader leghista ha dato il megio di sé. “Conte ha detto che il voto in Umbria è importante ma non tanto – l’anatema –, te ne accorgerai avvocato di te stesso e della tua poltrona”.
Interrogazioni parlamentari
Stando a Salvini ce ne sono diverse e Conte è tenuto a rispondere per chiarire la propria posizione. “Ci sono interrogazioni parlamentari sul suo passato professionale – ha detto il leghista – su alcune sue parcelle. Non risponde, ride, dice che la gente gli vuole bene. Eh, eh… Poi l’avvocato del ciuffo verrà a chiarire come ha usato i servizi segreti, e se nel suo passato professionale è tutto chiaro o c’è qualcosa da chiarire. Penso sia vera la seconda. Puoi scappare per un po’ dalla verità, ma non all’infinito. E poi cercano soldi dalla Russia che nessuno ha chiesto e visto”.
Immigrazione
Non può mancare nel repertorio accusatorio dell’ex ministro il riferiment alla neo politica del governo giallo-rosso sull’immigrazione. “Il signor Conte che si toglie il cappello e cala le braghe di fronte alle pretese dell’Europa – ha attaccato Salvini – riapre i porti. Con il nuovo governo sono triplicati gli sbarchi e sono ricominciate le distribuzioni di immigrati nelle città italiane, è l’effetto della cura Conte. La cura porti aperti: trenta in provincia di Ancona, trenta in provincia di Avellino e trenta in provincia di Terni – ha concluso –. Trenta volte grazie dai cittadini di Ancona, trenta volte dai cittadini di Avellino, trenta volte grazie dai cittadini di Terni”.