Sale ancora la tensione nel Golfo. L’Iran lancia una nuova provocazione. I Guardiani della Rivoluzione iraniana hanno annunciato di aver “sequestrato” la petroliera britannica Stena Impero, con 23 persone a bordo, nello Stretto di Hormuz. La petroliera, secondo i pasdaran, “non ha rispettato il codice internazionale”. E il sequestro è stato eseguito “su richiesta dell’autorità portuale e marittima della provincia di Hormozgan”. La petroliera, per i Giardiani della Rivoluzione, avrebbe spento il suo localizzatore. E navigato passando per l’uscita piuttosto che per l’entrata dello Stretto ignorando gli avvertimenti.
In serata si è anche diffusa la notizia di un secondo sequestro, quello della petroliera battente bandiera liberiana, la Mv Mesdar. Di proprietà della Norbulk, compagnia con sede a Glasgow che come la Stena Impero doveva scaricare petrolio in Arabia Saudita. La nave, però, da quanto hanno riferito alcuni media iraniani, dopo un controllo, ha potuto riprendere la navigazione e si è allontanata dalle coste iraniane.
Nessun cittadino britannico si trova a bordo delle due petroliere, ha riferito il ministro degli Esteri britannico, Jeremy Hunt. “Gli equipaggi sono composti da varie nazionalità – ha spiegato il capo del Foreign Office. Ma da quanto risulta non ci sono britannici a bordo di nessuna delle due navi”.
La notizia fa salire ancora di più la tensione nei rapporti tra Teheran e Washington. Il presidente americano Donald Trump ha parlato di Iran al telefono con l’omologo francese Emmanuel Macron. E ha avvertito Teheran di non fare “nulla di stupido”, altrimenti “pagherà un prezzo che nessun altro ha mai pagato”. “Noi (americani) abbiamo molte navi, navi da guerra, ma non molte petroliere” nello Stretto di Hormuz e nella regione del Golfo, ha detto Trump. Il presidente Usa ha anche autorizzato il senatore repubblicano del Kentucky Rand Paul, scettico sull’opportunità di una guerra con Teheran, ad impegnarsi in colloqui con l’Iran. Poi ha annunciato che gli Usa parleranno con Londra. Denunciando l'”escalation di violenza” dell’Iran, seguendo tra l’altro il botta e risposta di queste ore sul presunto drone iraniano abbattuto, asserito dagli americani e smentito dalla Repubblica islamica.
La tensione nello stretto di Hormuz arriva il giorno dopo l’annuncio da parte di Teheran del sequestro dell’emiratina Riah, accusata di contrabbando di petrolio. Mentre Gibilterra ha prolungato oggi di un mese il fermo dell’iraniana Grace 1, già bloccata da due settimane per presunte violazioni delle sanzioni Ue alla Siria.
(LaPresse)