L’Italia resta in giallo, rossa solo la Valle d’Aosta

Da domani lunedì 3 maggio non ci saranno cambiamenti rispetto alla settimana appena trascorsa: resterà in giallo buon parte della Penisola con un peggioramento solo in Valle d’Aosta dove la colorazione sarà rossa. In arancione Basilicata, Calabria e Puglia

ROMA – Italia ancora in giallo, ma con qualche residuo di rosso e arancione. Così si presenterà da domani 3 maggio la cartina cromatica della Penisola in base alla situazione contagi che la Cabina di Regia ha valutato secondo i dati pervenuti lo scorso venerdì. Peggiora la Valle d’Aosta che va in ‘rosso’ mentre Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia resteranno in arancione. Le restanti Regioni e Province autonome marcheranno invece il giallo. Sono state così firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza le nuove ordinanze che andranno in vigore tra poche ore. Registrato però un lieve aumento dell’indice Rt ora a 0,85, contro lo 0,81 della settimana precedente. Cala invece l’incidenza, a 146 casi settimanali per centomila abitanti (contro i 157 di 7 giorni fa).

La situazione

L’attuale fotografia è stata sottolineata all’interno della bozza del report settimanale di monitoraggio da parte del Ministero della Salute-Iss: “Sebbene la campagna vaccinale progredisca significativamente – si legge – complessivamente l’incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi. Nel periodo 7-20 aprile 2021, l’ Rt medio calcolato sui casi sintomatici e’ stato pari a 0,85 (range 0,80- 0,91), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, però sotto l’uno anche nel limite superiore”. Per cui ad oggi “si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto, mentre 11 Regioni hanno una classificazione di rischio moderato e dieci Regioni che hanno una classificazione di rischio basso. Tre Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno”.

Male Val d’Aosta, meglio Sardegna, ma..

Da domani la Sardegna grazie ad un sensibile miglioramento dei contagi passa da rossa ad arancione. Del medesimo colore resteranno anche Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia., mentre la Valle d’Aosta passa da arancione a rosso causa un lieve superamento del limite di 250 casi ogni 100mila abitanti. Un invito è partito dal governatore Erik Lavevaz: “Tutti gli altri principali parametri, a partire dall’indice Rt, continuano a migliorare. Per questo motivo – ha scritto –  la Regione ha inviato alla Cabina di regia una nota nella quale e’ stato chiesto di tenere in considerazione l’andamento generale dell’epidemia, oltre all’incidenza che e’ rimasta sotto la soglia di 250 fino a tutta la scorsa settimana”. Ad oggi causa le 44 persone ricoverate preso l’ospedale Parini, 7 in terapia intensiva e 713 sono in isolamento domiciliare la Regione sarà costretta ancora a pagare dazio col rosso scuro, la fascia di massimo rischio.  

La protesta

Si lamenta l’assessore sardo Mario Nieddu del colore arancione assegnato alla Sardegna dal Cts: “la Regione registra dati da zona gialla già da due settimane – ha dichiarato – La prospettiva che si apre ora e’ una permanenza di due settimane nella nuova fascia. Abbiamo aperto un’interlocuzione con il ministero per valutare la possibilità di ridurre questo periodo a una sola settimana per passare poi alla zona gialla nel caso in cui l’attuale andamento epidemiologico fosse confermato. Martedì, in Conferenza Stato-Regioni torneremo a chiedere con forza la revisione di questo sistema, che non risponde alle esigenze dell’economia sarda e di tutte le altre regioni, e nemmeno alle necessità di contenimento del quadro epidemiologico, perché arriva sempre a inseguire parametri che sono già superati. Il caso della Sardegna e’ emblematico: siamo sempre stati penalizzati nel momento in cui la situazione era in miglioramento e quindi fuori pericolo”.

Regioni arancioni

Basilicata, Calabria, Puglia restano in zona arancione. La prima presente un indice Rt pari a 1,02. Probabile una nuova ordinanza da parre del governatore Vito Bardi in base ai numeri dei nuovi contagi. In Calabria entrano in vigore le ordinanze del governatore Nino Spirlì con dichiarata zona rossa nel Comune di Montalto Uffugo (Cs) e nella frazione Paravati di Mileto (Vibo Valentia). Anche la Puglia ancora in arancione. Venerdì “il 10,3% dei 13.296 test processati per accertare i nuovi casi di coronavirus ha dato esito positivo pari a 1.344 nuovi malati di covid-19, di cui 320 residenti in provincia di Bari, 284 in quella di Foggia e 257 nel tarantino.

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