MILANO – Dalla provincia di Varese, e per la precisione da Uboldo, al mondo intero (o quasi). Prosegue l’espansione internazionale di Lu-Ve, l’azienda italiana della climatizzazione. Che – dopo aver finalizzato in aprile il closing della divisione Air Heat Exchanger del gruppo svedese Alfa Laval – annuncia la costruzione di un nuovo stabilimento di circa 25mila metri quadrati per la controllata Zyklus a Jacksonville, negli Stati Uniti.
A coronamento di un progetto strategico mirato all’ingresso nel più grande mercato mondiale della refrigerazione e del condizionamento, nel giugno del 2018 la quotata varesina aveva acquisito l’azienda a stelle e strisce. Come primo passo per un piano a medio termine di crescita nel continente nordamericano. In risposta alle favorevoli condizioni del mercato locale, Lu-Ve (il cui nome è acronimo di “lucky venture”, cioè “impresa fortunata”) informa ora di aver deciso di accelerare il processo di espansione. Che prevedeva l’ampliamento dello stabilimento esistente. Con una operazione “molto importante per la nostra crescita internazionale in generale e negli USA in particolare”, nella definizione del ceo Matteo Liberali.
Prosegue l’espansione internazionale della ditta varesina
Il piano, spiega la società in un comunicato, ha trovato terreno fertile nel Jedco – Jacksonville Economic Development Commission. Cioè l’organismo pubblico locale che si occupa dello sviluppo economico dell’area. Negli scorsi giorni, il Consiglio Comunale di Jacksonville ha approvato all’unanimità un pacchetto di incentivi che porterà alla costruzione dell’impianto. L’accordo prevede la concessione a titolo gratuito di un terreno di circa 80mila metri quadrati e una politica pluriennale di detrazioni fiscali. A fronte della creazione di almeno 50 nuovi posti di lavoro, entro 48 mesi dal completamento della costruzione.
Oltre ad aumentare l’occupazione, sottolinea il presidente di Jedco, James Hubbard, la presenza di Lu-Ve nell’area del norman Industrial Park creerà “importanti sinergie anche con le altre aziende che operano nel parco”. Oltre che negli USA e in Italia, dove ha sede il quartier generale del gruppo, oggi Lu-Vu può già contare su stabilimenti produttivi. In Cina, Finlandia, India, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia e Russia. L’azienda – che ha chiuso il 2018 con un fatturato pro-forma di 420,7 milioni di euro – impiega più di tremila collaboratori in tutto il mondo. Di cui oltre sul territorio nazionale.
(LaPresse)