NAPOLI – Escalation di violenza in città. Ieri notte un ragazzo è stato ferito alle gambe a colpi di pistola dopo un incidente stradale e una lite. Poco prima dell’alba i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Stella e i militari della stazione di Secondigliano intervengono a via Giovanni Diacono, all’incrocio con via Fratta. Sono le cinque del mattino e la strada è deserta. Poco prima il 20enne incensurato del posto è stato ferito con due colpi d’arma da fuoco alle gambe. Ai militari spiega che mentre era alla guida della propria macchina, è rimasto coinvolto in un banale incidente stradale e una volta sceso dalla vettura per constatare quanto avvenuto è stato avvicinato da un ragazzino – non coinvolto nel tamponamento – che filmava la scena con il cellulare e che poco dopo ha esploso i due colpi d’arma da fuoco, ferendolo alle gambe per poi allontanarsi.
Una notte di violenza a Secondigliano, un banale incidente stradale si è trasformato in una sparatoria con un ferito. La dinamica del ferimento è tanto rapida quanto allarmante. Poco dopo lo schianto tra le due auto, è arrivato sul posto il ragazzo di 16 anni che ha iniziato a filmare la scena con il suo telefono cellulare. Questa azione ha scatenato l’immediata reazione di uno dei conducenti coinvolti nell’incidente, il 20enne, che ha inveito contro il minore, intimandogli di smetterla di filmare e di “farsi gli affari suoi”. A quel punto, il 16enne ha estratto la pistola, ha esploso due colpi in direzione delle gambe del 20enne, e si è dato alla fuga.
I carabinieri sono intervenuti sul posto, allertati dai residenti che avevano segnalato sia l’incidente, che gli spari pochi minuti più tardi. Le ricerche immediate hanno permesso ai militari dell’Arma di individuare e raggiungere il 16enne, rintracciato poco dopo in un B&B. Il minore è stato denunciato a piede libero alla magistratura. Nel frattempo la vittima, trasportata all’ospedale Cardarelli, è stata medicata e dimessa con una prognosi di 15 giorni. Le indagini proseguono per ricostruire l’intera vicenda, resa più difficile dalla mancanza di collaborazione delle persone coinvolte, spiegano le forze dell’ordine. Intanto i militari ieri hanno esaminato i filmati registrati da alcune telecamere di sorveglianza.