Lite per la piazza di spaccio al Bakù tra la Vanella e gli Amato-Pagano

Lite per la piazza di spaccio al Bakù, tra la Vanella e gli Amato-Pagano
Lite per la piazza di spaccio al Bakù, tra la Vanella e gli Amato-Pagano

NAPOLI – Area nord in fibrillazione. Alta tensione tra la Vanella Grassi e gli Amato-Pagano per la piazza di spaccio allo Chalet Bakù, tra le più redditizie. Un business con cifre a doppi zeri nelle mani degli Amato-Pagano. 

La Vanella potrebbe tentare la riconquista della piazza di droga. Non solo. Potrebbe avanzare nella roccaforte ai Sette Palazzi. Di più. Al momento è irreperibile il ras Gaetano Angrisano (nella foto in alto), che si muove tra il bunker della Vanella al Lotto G e i Sette Palazzi.    

Secondo le informative della questura, Angrisano è una pedina importante e se libera, può far sentire il peso. In un quadro incerto, può fare la differenza. Sia come pacificatore, che punto di riferimento. Adesso i rapporti di forza nell’area nord non sono delineati. E gli equilibri mutano di continuo. Questo genera frizioni.

La piazza di droga allo Chalet Bakù era stata per un tempo contesa tra i Raia e i Notturno. Ma anche gli Abbinante qui hanno importanti avamposti. Più di recente è stata conquistata dagli Amato-Pagano, che l’hanno resa una macchina da soldi con gli stupefacenti. Le forze dell’ordine registrano un incremento delle vendite al Bakù. Come? Basta osservare le lunghe file ai piedi dell’edificio. Se ne sono accorti anche gli abitanti. Ecco la Vanella Grassi deve fronteggiare gli Amato-Pagano, che controllano in monopolio anche la zona dei Sette Palazzi. 

Regna una calma apparente su Scampia e Secondigliano. Lo sanno gli inquirenti, che non abbassano i riflettori,

I clan evitano di farsi la guerra. Ma la lite è dietro l’angolo. Il mercato degli stupefacenti è un terreno minato: dalle forniture alla vendita al dettaglio. E c’è un altro fronte aperto: un avviso di sfratto dei Raia agli Abete-Abbinante: non superate il confine, altrimenti sarà guerra. 

Gli investigatori esaminano pure questo scenario. L’allerta è massima. Sì, perché le cosche sono federate in patti di mutuo soccorso. E basta una scintilla, per scatenare faide a catena. Già successo. Oggi la questione è tra gli Abete e i Raia. 

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