NAPOLI – Lite per motivi di viabilità sfocia nel sangue. L’ennesima storia di ordinaria follia di un territorio che non riesce a uscire dall’emergenza sicurezza. Inquinato dal male e da una violenza che sembra ormai un fattore ordinario. Teatro dei fatti il confine tra Portici e Barra. Era da poco trascorsa la mezzanotte di ieri quando i carabinieri della compagnia di Poggioreale sono intervenuti nel Pronto soccorso dell’Ospedale del Mare di Ponticelli per un ragazzo con ferite da arma da punta e taglio.
Il racconto
Il malcapitato risponde al nome di Cristian Ventimiglia, 18enne residente a Portici. Da una prima sommaria ricostruzione pare che il ragazzo mentre era sul proprio scooter in via San Cristoforo in compagnia di una sua amica 22enne di Barra avrebbe litigato per motivi di viabilità con altri due ragazzi anche loro su uno scooter. La lite sarebbe sfociata in aggressione: uno dei due centauri avrebbe colpito con un fendente all’addome il 18enne che è riuscito a scappare per poi recarsi in ospedale. Per la vittima quattro punti di sutura all’addome con una diagnosi di dieci giorni, non è in pericolo di vita. Sull’episodio indagano gli investigatori dell’Arma, al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda. Anche la versione raccontata è al vaglio degli investigatori.
I precedenti
Ventimiglia è arrivato in ospedale con mezzi propri. Ai medici ha raccontato di essere stato ferito da due sconosciuti all’altezza del civico 42 di via San Cristoforo, a Portici, e che a scatenare i fendenti sarebbe stata una lite per la viabilità, forse una manovra azzardata, un incidente sfiorato, una precedenza non data. Storie già sentite a Napoli e che in alcune occasioni hanno portato a conseguenze drammatiche. Il 3 novembre di tre anni fa, a Casalnuovo, il 19enne Simone Frascogna fu ucciso a colpi di pistola da un coetaneo per un sorpasso non digerito. Prima ancora, nel settembre 2020, a Sant’Antimo fu gambizzato un 21enne, Gaetano Barbuto Ferraiuolo, per una mancata precedenza. Dieci colpi di pistola che gli costarono l’uso degli arti inferiori, poi amputati.
L’escalation di violenza
I bollettini dei fine settimana di ospedali e forze dell’ordine raccontano sempre più di un’escalation di violenza giovanile. Contese che nascono per i motivi più banali e che sfociano in tragedie. Per uno sguardo di troppo si rischia la vita, tra Napoli e provincia. Per un complimento non gradito a una ragazza si rischia di essere pestati e accoltellati, e spesso succede che la dispute continuino nei giorni successivi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA