CASERTA – Le gang di extracomunitari, l’ombra della mafia nigeriana, le frange criminali che dal napoletano si sono spostate verso Castelvolturno e ciò che resta del clan dei Casalesi: tutto sul Litorale. Un melting pot di malavita che lo occupa da troppi anni. Un crocevia di malaffare dove regnano lo spaccio di droga, lo sfruttamento della prostituzione, il traffico di armi, i furti di auto e le truffe. Lo Stato ha preso consapevolezza della situazione emergenziale che vive questa area e, dopo le richieste di intervento della politica locale, da diverse settimane ha intensificato proprio lì la sua presenza. E ieri, infatti, sono stati attivati servizi straordinari di controllo del territorio ad ‘alto impatto’: si tratta di blitz che erano stati pianificati nel corso di una recente riunione di coordinamento delle forze di polizia, presieduta dal prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, con il coordinamento tecnico-operativo del questore Andrea Grassi. E’ la terza operazione negli ultimi tre mesi, dopo quelle di agosto e settembre, che vede impegnato il personale delle forze di polizia territoriali e del reparto Prevenzione crimine della polizia di Stato, con un impiego complessivo di circa 70 uomini, e la partecipazione anche di unità dei vigili urbani. Gli obiettivi dell’iniziativa sono la prevenzione e il contrasto della criminalità diffusa e predatoria, il controllo di persone, veicoli ed esercizi pubblici, la verifica dei soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale e degli stranieri irregolarmente soggiornanti sul territorio.
“Le operazioni ad ‘alto impatto’, replicate periodicamente – ha dichiarato il prefetto Castaldo – stanno dando prova dell’importanza di una modalità di approccio sinergico al tema della sicurezza, attraverso interventi interforze mirati al contrasto delle diverse forme di illegalità”.
L’esigenza di intensificare l’attività di controllo del territorio a Castelvolturno, già da tempo all’attenzione della Prefettura di Caserta, è stata condivisa anche nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto il 7 agosto scorso dal ministro Matteo Piantedosi.
Luigi Petrella, sindaco di Castelvolturno, è soddisfatto della presa di coscienza da parte dello Stato dell’emergenza che vive la sua città e per l’aumento dei controlli disposti per affrontarla. Ma ha chiesto di continuare su questa linea e di allargare il raggio dell’azione: “Va benissimo tenere sotto controllo la Domiziana, Pinetamare, il centro storico. Chiediamo che sia garantito lo stesso impegno anche su Bagnara, Destra Volturno e Ischitella”.
Il primo cittadino ha annunciato anche che, attraverso i parlamentari Gimmi Cangiano, Marco Cerreto e Giovanna Petrenga di Fratelli d’Italia, ha presentato a Roma una richiesta affinché la città sia dichiarata zona franca: “Vogliamo lo stesso trattamento disposto per Caivano. Purtroppo la nostra condizione non è troppo differente da quella che vive questo territorio napoletano. Forse è pure peggiore. Se ci sarà concesso questo status per due o tre anni, sarà un’ottima notizia per le attività commerciali e le imprese. Ci sarà una defiscalizzazione – ha fatto sapere il sindaco – che potrà far respirare la comunità e aiutarla a riprendersi economicamente”.
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