VILNIUS – I lituani hanno iniziato a votare domenica mattina per scegliere il loro nuovo presidente. Questo dovrà cercare di ridurre il divario tra ricchi e poveri, in sempre maggiore aumento nel paese nonostante l’invidiabile crescita economica. Sono nove i candidati che corrono al primo turno per sostituire Dalia Grybauskaite che sta finendo il suo secondo mandato e che potrebbe cercare di succedere a Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo. Solo tre di loro, però, hanno una reale possibilità di raggiungere il ballottaggio del 26 maggio, in coincidenza con le elezioni al Parlamento europeo. Nessuno di loro, secondo i sondaggi, è in grande vantaggio. Sarà quindi testa a testa tra il primo ministro di centrosinistra Saulius Skvernelis, l’ex ministro delle Finanze Ingrida Simonyte, sostenuta dai conservatori e l’economista indipendente Gitanas Nauseda.
Il testa a testa
Simonyte è la favorita tra i cittadini più ricchi e istruiti mentre i discorsi populisti di Skvernelis piacciono alle zone rurali più svantaggiate. Nauseda, invece, propone di combattere l’ingiustizia sociale in un Paese da 2,8 milioni di abitanti con una natalità in calo dovuto all’emigrazione dei giovani verso l’occidente. Al momento Simonyte è data al 22,3%, Skvernelis al 16,7% e Nauseda al 21,9%. Secondo un recente studio dell’Ue, quasi il 30% della popolazione lituana “è a rischio di povertà o esclusione” e questo rischio è quasi il doppio nelle zone rurali. Tutti i candidati sono convinti sostenitori dell’Unione europea e della Nato, considerati come un’assicurazione contro la vicina Russia. I seggi hanno aperto alle 7 locali (le 6 in Italia) e chiuderanno alle 20 (le 19).
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