ROMA – “L’indipendenza del giudice è nella credibilità che riesce a conquistare nel travaglio delle sue decisioni e in ogni momento della sua attività”. Nel giorno della beatificazione di Rosario Livatino, la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, richiama le parole del magistrato, ucciso ad Agrigento il 21 settembre 1990 e invita ad “alzare lo sguardo verso un autentico modello di operatore di giustizia”.
“La testimonianza del primo magistrato italiano proclamato beato ci è offerta dalla sua vita spesa per la causa della giustizia, prima ancora che dal suo supremo sacrificio. Per lui, ‘rendere giustizia’ – aggiunge la Guardasigilli – determinava un modo d’essere, oltre che uno stile nell’esercizio delle sue funzioni. L’uno e l’altro scevri da “ogni vanità e soprattutto da ogni superbia” – come amava ripetere. E qui – conclude la Ministra Cartabia – si radica la sua autorevolezza salda, autentica, credibile”.(LaPresse)