di Alessandro Banfo
Roma, 1 mag. (LaPresse) – Sorridente, con un pensiero a Sean Cox e la voglia matta di arrivare a Kiev, finale “che ci siamo meritati”. E’ uno Jurgen Klopp in grande forma il protagonista della conferenza stampa di vigilia del ritorno della semifinale di Champions tra Roma e Liverpool. “Noi siamo qui per lottare per i nostri sogni, vogliamo la finale. Contro di noi è difficile giocare, questo è sicuro – spiega con decisione l’allenatore dei Reds davanti ai tantissimi cronisti presenti – Non siamo il Chelsea o il Barcellona, ogni gara è diversa, ogni squadra pure: non siamo già qualificati ma non penso ci troviamo in una situazione difficile noi”.
Il mister tedesco mostra rispetto per i giallorossi, ma facendo riferimento alla gara di andata (finita 5-2 per i padroni di casa), quasi punzecchia gli avversari: “All’andata è stata una gara pazza con tante occasioni, noi potevamo fare anche più di 5 gol”. Nell’ambiente Liverpool c’è un certo ottimismo e la consapevolezza che il gegenpressing – il pressing furioso post perdita del pallone ideato ai tempi del Dortmund – possa far male anche domani alla banda Di Francesco. Il motivo è presto detto per Klopp: “Dobbiamo scendere in campo con la volontà di vincere ed essere coraggiosi cercando di sfruttare eventuali errori loro. Loro dovranno correre dei rischi, il 3-0 è un risultato difficile da raggiungere. Ed è difficile farci tre gol”.
Ovviamente rimane sullo sfondo la paura dei possibili scontri tra tifosi dopo che prima della gara di andata Sean Cox, supporter irlandese del Liverpool, è stato aggredito da un gruppo di ultrà romanisti finendo in coma. “Questa è una partita di calcio, ciò che rimane fuori è off – è l’appello del coach nato a Stoccarda – Dopo una settimana così, dobbiamo far sentire il nostro supporto alla famiglia di Cox e spero vivamente che tutti capiscano che ci si debba solo godere di una partita di calcio. La Roma si è allenata con la maglia ‘Forza Sean’? E’ stato un gesto fantastico”. Tornando a quanto succederà sul terreno dell’Olimpico, per il Liverpool l’undici di partenza sembra sicuro, con il 4-3-3 d’ordinanza. Davanti a Karius ci saranno Alexander-Arnold e Robertson sulle fasce, con la coppia centrale composta da Lovren e van Dijk. In mediana ecco Wijnaldum, Henderson e Milner, mentre in avanti torna il tridente tutto rapidità e tecnica formato da Firmino, Manè e ovviamente Salah.
Il grande ex, autore di due gol e due assist all’andata, è il pericolo numero 1 per la Roma. Non è un caso che l’associazione dei giornalisti sportivi inglesi abbia eletto l’egiziano, autore finora di 43 gol stagionali, miglior giocatore della Premier 2017-18; Klopp però si schernisce: “Salah è maturato, ha acquisito grande fiducia qui, ma non gli ho insegnato io a fare i gol, lo ha imparato con il tempo anche in circostanze difficili”. Difficile come la serata che attende la Roma, attesa da una nuova rimonta dopo l’impresa con il Barcellona.