LIVORNO – Le fiamme gialle della compagnia di Livorno, dopo una serie di verifiche fiscali e indagini coordinate dalla Procura, hanno scoperto che un distributore di carburanti, tra il 2013 e il 2016, ha emesso fatture. Simulando cessioni di benzina e gasolio mai avvenute e per importi rilevanti. 438mila euro il valore delle fatture per operazioni inesistenti, 115mila euro quello della corrispondente Iva inventata.
Le fatture false venivano utilizzate da una cooperativa portuale. Nei confronti del cui amministratore, un 50enne livornese, la Gdf e il gip del Tribunale di Livorno erano già intervenuti con il sequestro – reso noto lo scorso 15 aprile – di denaro e conti correnti per 415mila euro. Gli accertamenti hanno permesso così di quantificare in capo al gestore del distributore di carburanti ricavi non dichiarati per 759mila euro. E il mancato versamento nelle casse erariali di 214mila euro di Iva e di 300mila euro di imposte sui redditi. Per un recupero di evasione di oltre 500mila euro.
(LaPresse)