CAIVANO – Tutti, ma proprio tutti. Dal Pd a Forza Italia, dal M5s a Fratelli d’Italia. Una solidarietà non soltanto bipartisan, ma totale, quella che ha investito don Maurizio Patriciello, che ieri mattina ha vissuto l’ennesima esperienza che non dimenticherà mai. Un faccia a faccia con
il nemico contro cui combatte da anni, la camorra. Chissà cosa avrà pensato quando ha aperto il fazzoletto dentro il quale Vittorio De
Luca, suocero del capo del clan Ciccarelli, gli aveva avvolto un proiettile calibro 9×21. Di sicuro, stamattina don Patriciello pensa, o meglio, è sicuro, di non essere solo. Lo Stato è al suo fianco e gliel’ha dimostrato anche ieri, dopo la disavventura, quando i principali rappresentanti
delle istituzioni hanno speso parole importanti per il parroco. Perché per tutti, ma proprio per tutti, vale il concetto espresso dalla premier Giorgia Meloni: “Inaccettabile quanto accaduto a Caivano. Un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità. Al fianco di don Patriciello e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”.
Gli ha fatto eco il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nonostante gli impegni (il viaggio verso la Repubblica del Kazakistan) ha fatto pervenire a don Maurizio Patriciello la sua vicinanza e la sua solidarietà. Subito dopo l’episodio, a Caivano si è recato Fabio Ciciliano, commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: “Se qualcuno ha pensato di intimorire lo Stato ha sbagliato di grosso. Lo Stato è qui e non indietreggia di un millimetro, Caivano non indietreggia di un millimetro. La comunità caivanese ha alzato la testa e questi tentativi sono la dimostrazione che lo stato ha vinto”. Così il commissario straordinario, prefetto Ciciliano, commenta il raid con colpi di pistola esplosi in aria nelle vie del Parco Verde di Caivano.
“Questa mattina ho attraversato – ha spiegato – le stesse strade che sono state attraversate ieri da questi criminali, per ricordare a quella comunità che il governo c’è e da settembre 2023 c’è sempre stato, lavorando e collaborando con istituzioni locali al fine di realizzare progetti e interventi ma anche per ascoltare la collettività. Ho poi voluto incontrare gli uomini e le donne delle forze dell’ordine costantemente presenti e operative sul campo, il cui lavoro viene facilitato dall’imponente sistema di videosorveglianza messo in campo dalla struttura del Commissario straordinario, e che potrà essere utile per individuare gli autori di questo gesto vigliacco. Così come vigliacca è l’intimidazione che ha subito nella giornata di oggi don Patriciello, a cui ho portato la solidarietà mia e della struttura commissariale di governo”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, ha sentito al telefono don Patriciello per esprimergli la propria solidarietà e ribadire la vicinanza dello Stato alla comunità di Caivano. Il ministro ha preannunciato una visita a breve a Caivano ma intanto, già da ieri, gli operatori della polizia di Stato e dei carabinieri hanno inviato pattuglie aggiuntive per presidiare il Parco Verde. Inoltre, è stata disposta l’intensificazione delle misure di tutela nei confronti di don Patriciello. Oggi si terrà una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica focalizzato sugli episodi di Parco Verde.