L’ennesimo incendio ha devastato oggi l’oasi dei Variconi, una delle aree naturali più preziose del territorio. In un’estate già segnata da numerosi roghi in tutta la provincia di Caserta, anche questa volta, ettari di terreno sono stati ridotti in cenere, nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco di Caserta e l’elicottero giunto da Pontecagnano.
Il fuoco ha iniziato a divorare la vegetazione nel pomeriggio, spinto dal vento e alimentato da temperature elevate, rendendo arduo il compito dei soccorritori. Nonostante gli sforzi incessanti, le fiamme hanno continuato a propagarsi, distruggendo un’area di grande valore ecologico.
Secondo i primi racconti raccolti dai caschi rossi sembra che la causa del disastro sia da attribuirsi all’azione sconsiderata di qualche pescatore. Durante l’inverno, i detriti legnosi spiaggiati lungo il fiume vengono spesso raccolti in cumuli. Ebbene, potrebbe essere stato proprio uno di questi cumuli ad essere incendiato deliberatamente, forse per una pratica illegale di smaltimento o per altri scopi non chiari, scatenando così il devastante incendio.