Lombardia, 60 ristoranti nella ‘Guida Michelin’

"La terra bergamasca risulta essere grande protagonista con nove ristoranti stellati", ha scritto l'assessore regionale Lara Magoni

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati

MILANO (LaPresse)“La Lombardia si conferma grande protagonista in ambito culinario con ben 60 ristoranti menzionati nella ‘Guida Michelin 2019′”. Lo ha annunciato Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, marketing territoriale e moda, che ha inviato una lettera ai prestigiosi chef. Per congratularsi del risultato e invitarli anche a proseguire lungo la strada intrapresa.

L’assessore regionale scrive agli chef

“La Lombardia è la ‘super star’ della ‘bibbia rossa’ – ha spiegato nella missiva – grazie ai 52 ristoranti con una stella, ai 6 con due stelle e ai 2 con tre stelle. La promozione e la valorizzazione dei prodotti di qualità rappresenta infatti un ‘must’ per questi ‘maestri’ dell’arte culinaria. E sempre più spesso la nostra regione è una meta turistica scelta per le virtù enogastronomiche”.

Aumenta il numero di turisti in Lombardia

“Oggi è infatti in costante aumento il numero dei turisti – ha aggiunto Magoni – che sceglie la destinazione in base a percorsi legati ai gusti e ai sapori. Nella ricerca di un’esperienza unica nel suo genere. I nostri chef, famosi a livello internazionale, tengono alta la bandiera dell’eccellenza della nostra Lombardia. Nel 2017 in Italia ben 110 milioni i turisti hanno legato il loro viaggio ad un’esperienza enogastronomica. Per una spesa di oltre 12 miliardi. Prima della partenza, il 23,8% dei visitatori si informa sui ristoranti che troverà nel luogo di destinazione”.

Il Bergamasco è il grande protagonista della Guida Michelin

“La terra bergamasca poi – ha sottolineato l’assessore – risulta essere grande protagonista della Guida Michelin con nove ristoranti stellati. Da Vittorio a Brusaporto che conferma le tre stelle, Frosio ad Almè, Il Saraceno a Cavernago, Casual a Bergamo, A’anteprima a Chiuduno. Florian Maison a San Paolo d’Argon, LoRo a Trescore Balneario, San Martino a Treviglio. E Osteria della Brughiera a Villa d’Almè che conquistano o confermano una stella. Diversi esponenti di una cucina legata alle tradizioni che con lungimiranza, attraverso i prodotti locali, sa rivisitare in maniera innovativa la storia della nostra terra”.

Un mix di tradizione e sperimentalismo

“Grazie anche alla geniale creatività degli chef stellati del nostro territorio delle loro proposte legate alle tradizioni locali mixate con l’innovazione e la sperimentazione, sono sicura che la Lombardia potrà davvero diventare la prima meta turistica italiana. A voi che dunque siete splendidi ambasciatori del nostro territorio e fonte d’orgoglio del mio assessorato – ha concluso Magoni – rivolgo un sincero ringraziamento per il prezioso operato”.

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