Sanità, Lombardia-Campania: accordo tra gli ospedali Niguarda e Cardarelli

Intesa interregionale tra le due aziende ospedaliere

Foto B&L

MILANO (LaPresse) – Intesa tra Lombardia e Campania sul tema sanitario. “E’ un protocollo importante. Perché consente a due eccellenze della sanità, il Niguarda e il Cardarelli, di incontrarsi, confrontarsi. Di condividere le buone pratiche per creare la possibilità di collaborare e creare in queste due realtà servizi ancora migliori per i cittadini. Siamo convinti che questa intesa continuerà e sarà portatrice di nuove opportunità di sviluppo”.

Accordo tra Lombardia e Campania per due eccellenze 

Questo il commento del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, all’accordo di collaborazione presentato in conferenza stampa insieme al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. A Palazzo Lombardia, oltre ai due presidenti, erano presenti i direttori dei due ospedali e l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. Nonché il consigliere delegato alla Sanità della Regione Campania, Enrico Coscioni.

De Luca: “Combattiamo gli stereotipi”

In un clima di grande cordialità e amicizia con il presidente Fontana, il governatore Vincenzo De Luca ha subito rimarcato: “Ci presentiamo con il volto di Sud diverso. Siamo quella parte del Mezzogiorno che combatte contro gli stereotipi con i quali spesso veniamo ingiustificatamente identificati. E invece si propone con l’immagine del rigore e dell’efficienza professionale. Proprio per questo siamo interessati a uno scambio di conoscenze e di buone pratiche con una realtà come il Niguarda di Milano”.

Un’eccellenza tutta napoletana: il Cardarelli

Possiamo dare vita a una serie di collaborazioni nella formazione del personale specializzato, nella maggiore e migliore efficienza dei modelli organizzativi e gestionali, oltre che nel campo della ricerca”. “Da noi barelle non ce ne sono più – ha chiosato il presidente della Regione Campania riferendosi al grande lavoro svolto all’ospedale Cardarelli di Napoli – c’è solo eccellenza”.

La Campania si conferma un’eccellenza nonostante un contesto difficile

“Come sapete la Regione è ancora commissariata perché negli anni ’90 abbiamo accumulato 8-9 miliardi di euro di debiti. E per questo siamo stati sottoposti a un piano di rientro che intendiamo concludere alla fine del 2018. Nel 2015 la Regione Campania era l’ultima per i Lea, i Livelli essenziali di assistenza. E comunque, pur in un contesto difficile, abbiamo avuto punte di eccellenza nell’organizzazione sanitaria”.

“Noi stiamo facendo una rivoluzione ma stiamo lavorando dovendo rinunciare a 1,7 miliardi di risorse da investire. Abbiamo 250 milioni in meno ogni anno rispetto a quello che riteniamo dovuto nel riparto del Fondo sanitario nazionale perché la Campania è la Regione più ‘giovane’ d’Italia. Anche se a questo parametro si dovrebbe affiancare anche il criterio della deprivazione sociale. Se abbiamo un reddito pro capite che è la metà di quello di Milano, significa che qualche problema c’è e dovrebbe essere posto a livello nazionale“.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome