Milano, 25 mag. (LaPresse) –
Lombardia e Canton Ticino sottoscriveranno entro l’estate un’intesa che contenga tutti i temi di interesse reciproco sulla quale basare il lavoro comune dei prossimi anni: ambiente e infrastrutture anzitutto.
Sullo sfondo ci sono anche, ovviamente, le questioni legate ai frontalieri. Le condizioni politiche attuali consentono però di guardare ai ristorni con maggior serenità rispetto al passato. Questi, in sintesi, gli esiti dell’incontro fra il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, con il presidente del Consiglio di Stato, Claudio Zali. Hanno accompagnato il governatore anche gli assessori alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile, Claudia Terzi, e agli Enti locali, montagna e piccoli Comuni, Massimo Sertori.
“E’ stato un incontro proficuo – ha detto Fontana – che cade nel momento ideale. Si inserisce nell’alveo del percorso dell’autonomia che stiamo portando avanti e che, sono sicuro, ci consentirà di affrontare e risolvere tutte le questioni che sono sul piatto”.
I ristorni, in particolare, non destano particolari preoccupazioni al governatore perché “l’entità degli interventi da realizzare insieme va bene oltre. Quello è piuttosto uno stimolo per concordare i passi futuri”.
Fontana ha anche comunicato che sono già stati programmati una serie di incontri futuri, proprio perché “di base siamo già d’accordo sul fatto che tutto debba essere affrontato e risolto”. Il metodo è molto semplice: partire dai bisogni dei cittadini, capendo “quali sono gli interventi più importanti, così da focalizzare l’attenzione sulle modalità per reperire le risorse necessarie”. In questo quadro il percorso autonomista intrapreso è sicuramente di grande aiuto per risolverli. “L’autonomia ci deve far ragionare in modo diverso – ha chiarito il governatore – non in dipendenza dalle decisioni di Roma, dobbiamo invertire il modo di affrontare i problemi”.
Anche il Canton Ticino, per quanto riguarda l’inquinamento, sconta gli stessi problemi della Lombardia. E’ quindi allo studio l’ipotesi di coinvolgere anche il Canton Ticino nel tavolo di lavoro avviato, e che già sta dando importanti risultati, fra le Regioni del Bacino padano. “Siamo troppo vicini – ha sintetizzato il presidente – per non ragionare allo stesso modo”.
Per quanto riguarda invece il tema dei trasporti, Terzi ha confermato “la totale disponibilità a collaborare al fine di potenziare i collegamenti con le zone di confine”. Va proprio in questa direzione un nuovo treno che, dal 10 giugno, ogni due ore collegherà direttamente Malpensa con Como passando dal Canton Ticino. L’assessora ha anche confermato che “sono incoraggianti i dati relativi ai primi tre mesi del nuovo servizio transfrontaliero Arcisate-Stabio”.
Anche Sertori si è detto soddisfatto dell’incontro di oggi “che è servito a dar nuova linfa ai rapporti col Ticino”. “Abbiamo tanti temi in comune – ha sottolineato – per cui abbiamo ribadito la nostra disponibilità a collaborare a partire dalle priorità che già oggi abbiamo iniziato a individuare. Allo stesso tempo sono convinto che il nuovo Governo potrà garantire una sensibilità molto maggiore rispetto ai temi di cooperazione bilaterale rispetto a quella che c’è stata fino ad adesso.
Tutto questo senza dover mettere in discussioni i ristorni dei frontalieri perché un’adeguata sensibilita’ potrà risolvere tutte le questioni aperte”. “In pratica – ha concluso l’assessore – oggi ci sono condizioni politiche che ieri non c’erano e che suggeriscono di lasciar perdere un attimo la questione dei ristorni per cercare di ottenere dal Governo fondi che prima non abbiamo mai avuto. A medio-lungo termine l’ottenimento di forme di maggior autonomia ci aiuterà a risolvere la situazione”.