Lombardia, Fontana: “Obbligo di mascherine perché il naso e la bocca vanno coperti”

Le parole del governatore lombardo

Foto Claudio Furlan - LaPresse in foto Attilio Fontana

MILANO – “Ho preso questa decisione perché tantissimi scienziati ci dicono che è più opportuno e in ogni caso più rispettoso verso gli altri utilizzare qualcosa per coprire il naso e la bocca. Visto che in questo periodo non si passa la vita in giro e si esce di casa solo per fare la spesa o andare in farmacia mi sembra che questa decisione sia stata utile”. Così il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da Repubblica a proposito dell’obbligo di indossare le mascherine introdotto dalla Regione.

“Quando si esce di casa – spiega Fontana – si finisce sempre. Per incontrare qualcuno e magari senza accorgersi c’è sempre il rischio di uno starnuto o qualcosa di altro. Stiamo facendo un ultimo sforzo per cercare di vincere questa battaglia”. Sul capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che ha detto che non la indossa perché rispetta le distanze, e sul sindaco di Milano, Beppe Sala, che sostiene che si disorientano i cittadini, Fontana aggiunge: “Affermazioni come queste io penso che sarebbe meglio evitarle.

Se la Lombardia ha deciso di adottare un provvedimento che è in vigore in gran parte del mondo ci sarà un motivo. Anche il presidente della Toscana, Rossi, che non mi risulta sia un bieco leghista ha preso questa decisione. Forse sarebbe giusto riconoscere che questa scelta ha un minimo di credibilità e fondatezza”.

Sulla difficoltà a trovare le mascherine, Fontana sottolinea: “Ora l’Istituto superiore della Sanità ha omologato le mascherine che un’azienda di Rho ha iniziato a produrre. Riconvertendo la sua produzione, e potremo quindi iniziare a distribuirle. Partiremo oggi con i primi tre milioni e trecentomila pezzi. Trecentomila nelle farmacie, il resto saranno distribuite dai nostri volontari nei supermercati, alle poste, nelle edicole e nelle tabaccherie in tutte le province lombarde. La prima distribuzione sarà gratuita. Ormai siamo in grado di produrne novecentomila al giorno. Le successive distribuzioni saranno a prezzo di costo, quindi estremamente contenuto”.

(LaPresse)

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