TORINO – “Troppa enfasi su questa fase 2, prima vediamo i dati e poi parliamo di date”. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, lo ha dichiarato al Corriere della Sera. In merito al documento diramato al termine dell’incontro Stato-Regione ha detto che “non sono entusiasta di quel documento, per un semplice ma fondamentale motivo. Prima dobbiamo capire gli effetti di queste giornate di riapertura, misurare i numeri, i dati che ci arriveranno e poi decidere i passi successivi. Ma per avere informazioni attendibili è necessario attendere qualche giorno».
“È vero, noi avevamo cercato di ragionare sul fatto che piuttosto dei codici Ateco può essere più utile e produttivo basarsi su regole che possano garantire una certa soglia di sicurezza sanitaria in ogni situazione, dall’azienda alla piccola attività. Il governo ha ritenuto di mantenere la logica dei singoli settori, e va bene, pazienza, non è la mia idea ma sono democratico e mi adeguo», ha detto Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia.
E ha aggiunto: “Secondo me il concetto di fase 2 è stato fin troppo caricato di aspettative. Questo, in realtà, è il momento più delicato, è quello del monitoraggi, del controllo, della raccolta di dati utili per capire cosa ci aspetta. Certo, siamo tornati a fare molte cose che per due mesi non potevamo fare, stiamo verificando che il sistema del trasporto pubblico locale regga, ma non possiamo perdere di vista la sostanza: siamo alle prese con un’epidemia. È di questo che dobbiamo occuparci, innanzitutto”.
(LaPresse)