Letizia Moratti rompe gli indugi: alle prossime elezioni correrà per governare la Lombardia e lo farà con l’appoggio del Terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Un annuncio atteso, quello dell’ormai ex vice presidente e assessore al Welfare della Regione, dopo la rottura con il centrodestra e le dimissioni, mercoledì scorso, dalla giunta guidata dal leghista Attilio Fontana.
Oggi lo scioglimento della riserva, il giorno dopo la partecipazione alla manifestazione per la pace organizzata dai Azione e Italia Viva a Milano. Fredda la reazione della Lega, che liquida la decisione con un “Auguroni”. Per la coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia, Daniela Santanché, la candidatura di Moratti con il Terzo polo “non sarà un problema per il centrodestra”. Mentre il Pd lombardo boccia ogni ipotesi di sostenere l’ex ministra berlusconiana.
“Ringrazio Carlo Calenda e Matteo Renzi per l’appoggio. Inizia oggi un nuovo appassionante cammino per dare le risposte che la Lombardia merita”, sono le parole con cui Moratti, nel primo pomeriggio, annuncia la sua discesa in campo per occupare il piano più alto di Palazzo Lombardia, il grattacielo milanese della Regione. “Con Calenda e Renzi – spiega in una nota – ho condiviso l’avvio di un percorso che mi vedrà candidata alla presidenza di Regione Lombardia. Un progetto forte ed attento ai territori, orientato ad offrire una visione del futuro lombardo e nazionale capace di interpretare i mutamenti in atto ed affrontare le nuove sfide in arrivo. Una collaborazione che nasce sostenuta dall’ampia e consolidata rete civica a me vicina e dal Terzo Polo”.
L’obiettivo è la “costruzione di una coalizione vincente” aperta “all’adesione di tutti gli interlocutori politici, culturali, del terzo settore e delle associazioni”. Ma a chiudere fin da subito sulla possibilità di sostenere l’ex sindaca di Milano è il Pd lombardo, che proprio stamattina ha tenuto la sua assemblea regionale in vista delle prossime elezioni. “Moratti ha avuto un percorso politico e pubblico tutto interno al centrodestra, non può essere la nostra candidata”, afferma il segretario dem lombardo Vinicio Peluffo, contrario anche a un eventuale ticket con l’economista Carlo Cottarelli.
Dall’assemblea “ho ricevuto il mandato a chiudere il percorso di confronto con le altre forze politiche di opposizione” che in Lombardia comprendono M5s, Azione, +Europa e civici, spiega Peluffo. Per la selezione del candidato presidente, prosegue, “noi proponiamo le primarie di coalizione. Siamo disponibili al confronto, non vogliamo imporre nulla a nessuno ma nemmeno subire imposizioni”. Non avendo raggiunto ancora un accordo né sul nome né sulle alleanze, i dem resteranno in assemblea permanente fino al 20 novembre, o almeno fino alla chiusura o meno di un’intesa con le altre minoranze.
A precedere l’annuncio di Moratti, questa mattina, due tweet di Calenda: “Appoggiare due persone che in Lombardia e nel Lazio hanno fatto bene sulla campagna vaccinale e la sanità come Alessio D’Amato è la scelta giusta per il Terzo Polo. Rimaniamo aperti alla discussione con tutti per costruire coalizione ampie” ma “è ora di rompere gli indugi e iniziare a lavorare”. La portavoce di Azione, Mariastella Gelmini, definisce Moratti una “donna coraggiosa, generosa e determinata” che “può dare nuova fiducia ai lombardi e restituire a questa regione il ruolo che si merita”.
Nessun commento, al momento, dal governatore Fontana, intenzionato a competere per il bis con il sostegno di tutto il centrodestra (“la mia ricandidatura è nei fatti, non serve formalizzare”, aveva detto nei giorni scorsi). “Ha fatto per anni il ministro, il sindaco e l’assessore col centrodestra, oggi va a sinistra e si candida con Renzi”, mette in evidenza la Lega. Mentre per FdI parla Daniela Santanché. “La candidatura di Letizia Moratti con il Terzo Polo – osserva la ministra del Turismo – non mi stupisce affatto” ma “per il centrodestra – assicura a LaPresse – non sarà un problema perché i cittadini comprendono, capiscono, si fanno la loro idea sulla correttezza delle persone”.
Da sinistra Nicola Fratoianni definisce Moratti “una perfetta candidata del centrodestra” e attacca Renzi e e Calenda “sempre più a disposizione della destra attualmente al governo di questo Paese”. E anche per il segretario di + Europa, Benedetto Della Vedova, l’autocandidatura di Letizia Moratti, proprio mentre si stava discutendo di una possibile candidatura liberaldemocratica come quella di Carlo Cottarelli, finisce prima di tutto per essere un assist a Fontana stesso”.
Cauto sulla contendibilità della Regione anche Gabriele Albertini: “Il centrodestra unito esce dall’ultimo confronto elettorale con ben oltre il 50% dei consensi – osserva l’ex sindaco di Milano – per cui solo se ci sarà il ticket con Carlo Cottarelli e l’appoggio del Partito democratico sarà possibile contendere la vittoria ed esprimere il presidente”. Ma in questo caso la previsione è che “sia nel Pd sia nel Terzo Polo ci sarebbero dei grandi malumori che potrebbero portare anche a delle scissioni”.(LaPresse)