Pd ed M5s correranno insieme alle regionali lombarde del 12 e 13 febbraio 2023, a sostegno del candidato presidente Pierfrancesco Majorino. L’intesa non è ancora ufficiale, perché manca un ultimo passaggio, vale a dire il voto degli iscritti lombardi del Movimento 5 Stelle, la cui convocazione è attesa per venerdì sulla piattaforma Skyvote.
Ma in giornata è lo stesso Majorino a sbilanciarsi sull’ok all’accordo: il tavolo di lavoro avviato in queste settimane tra la delegazione ristretta – ossia senza + Europa – del centrosinistra e quella dei pentastellati “ha avuto buon esito: nelle prossime settimane porterò un programma che avrà al suo interno anche i punti concordati con il M5s e questo è una buona notizia”, annuncia l’europarlamentare dem in un incontro elettorale al circolo Acli del quartiere Lambrate, a Milano, in compagnia di Rosy Bindi, scatenando l’applauso della sala.
Mentre quasi in parallelo il leader M5S Giuseppe Conte conferma che ci sarà una consultazione per una “proposta competitiva”. “Credo sia giusto – spiega durante la conferenza stampa a Roma sulla manovra – sottoporre alla votazione degli iscritti lombardi la valutazione del tavolo di confronto che c’è stato e acquisire il parere degli iscritti, per una direzione di indirizzo”. Soddisfatto del risultato il coordinatore lombardo del Movimento, Dario Violi, che rivendica: “Le forze politiche all’interno della coalizione hanno riconosciuto l’importanza dei temi e delle proposte del Movimento Cinque Stelle. La sintesi è un documento che rispecchia i nostri valori e ci auguriamo possa rappresentare un punto di svolta per i lombardi e per la Lombardia”.
Ottimista anche il segretario lombardo Vinicio Peluffo, che annuncia per sabato una conferenza programmatica e commenta: “Come è naturale che sia, sarà il candidato presidente Majorino a fare sintesi delle proposte che arrivano da tutte le forze che lo sostengono. Sono sicuro che il grande lavoro fatto sino ad oggi per costruire la più larga coalizione possibile per cambiare verso alla Lombardia stia cominciando a dare i primi segni”.
Resta da convincere, invece +Europa, il cui segretario nazionale Benedetto Della Vedova – al contrario dell’esponente lombardo Michele Usuelli – si è più volte espresso contro l’apertura dell’alleanza ai pentastellati. L’accordo elettorale tra Majorino e il Movimento 5 Stelle “porterebbe alla nostra uscita dalla coalizione”, ribadisce a LaPresse il componente della segreteria nazionale Valerio Federico, secondo cui “la scelta è un errore” perché “in Lombardia non si vince e non si governerà con i populisti grillini”.
La speranza di Majorino, tuttavia “è che tutti, +Europa ma non solo, capiscano che oggi in Lombardia la sfida è aperta. Giochiamo per vincere attraverso il voto – è il suo appello – e mandare a casa Fontana e avviare una fase di cambiamento nuova e positiva”. Coglie invece la palla al balzo il segretario regionale di Azione, Niccolò Carretta: “Il Partito Democratico ha scelto di allearsi con il Movimento 5 Stelle, nato sul populismo e sull’antieuropeismo. Le porte del Terzo Polo, per +Europa, sono aperte per costruire insieme un vero e sempre più forte progetto liberal-democratico, europeista e riformista”.