MILANO (LaPresse) – Ammontano a 9 milioni di euro i finanziamenti stanziati oggi dalla Giunta della Lombardia. La proposta è partita dall’assessore al Territorio e protezione civile, Pietro Foroni. L’obiettivo è far fronte al rischio idrogeologico attraverso opere di manutenzione straordinaria di fiumi e torrenti e frane e smottamenti. Oltre che di sistemazione e riqualificazione idraulica dei bacini dei fiumi a tutela dell’incolumità pubblica.
La regione Lombardia e il piano di intervento contro il dissesto idrogeologico.
In particolare, si tratta di 30 interventi straordinari riguardanti 11 Province a cui sono stati destinati 5 milioni di euro. Che verranno erogati nel triennio 2018-2020 e che sono relativi nella quasi totalità alle opere di manutenzione eccezionale di fiumi e torrenti. In alcuni casi le risorse serviranno anche per mettere in sicurezza frane e smottamenti.
Gli altri quattro milioni di euro sono stati stanziati, invece, per agire in via straordinaria ‘una tantum’ sui torrenti Staffora (in provincia di Pavia) e Pioverna (Lecco) e sui fiumi Olona (Varese e Milano) e Oglio (Brescia). E verranno utilizzati dall’Ente regionale foreste (Ersaf) in base a piani di manutenzione da approntare nel breve periodo e secondo le direttive approvate anch’esse oggi.
Gli obiettivi dell’assessore Foroni.
Soddisfatto l’assessore al Territorio e protezione civile: “Si tratta di 30 interventi prioritari individuati. Partendo dalle segnalazioni più urgenti giunte dal territorio e dalle sedi provinciali di Regione Lombardia“.
Prosegue Foroni: “Abbiamo deciso di finanziarli in base al grado di rischio che corrono i centri abitati e le principali infrastrutture coinvolte. Oltre agli stanziamenti decisi oggi, è altrettanto importante aver messo in campo un piano d’intervento. Che dà la possibilità alla nostra Regione di poter accedere a ulteriori fondi messi a disposizione dal Governo. Rispondendo così ancora una volta puntualmente alle necessità espresse dal territorio“.
Salvaguardia ambientale e sicurezza dei cittadini.
“Il provvedimento, pienamente condiviso dai rappresentanti degli Enti locali, avrà impatto su tutto il territorio regionale. Tenendo conto delle specifiche peculiarità dei territori montani. E differenziandoli da quelli di pianura e di collina. La Lombardia ancora una volta non perde di vista le esigenze della salvaguardia ambientale e idraulica. Nonché della sicurezza dei cittadini residenti“.