TORINO – L’agenzia di regolamentazione dei medicinali del Regno Unito (Mhra) rassicura e incoraggia i britannici a farsi vaccinare con il siero AstraZeneca, nel rivelare che sette persone su 18,1 milioni di dosi somministrate sono morte a causa di rari trombi sviluppati dopo il vaccino. I dati parlano di 30 casi di trombi fino al 24 marzo, che spingono l’agenzia a definire i rischi “molto ridotti”. E affermare che “i benefici nella prevenzione dell’infezione da Covid-19 e delle sue complicazioni continuano a essere maggiori di qualsiasi rischio”. June Raine, direttrice dell’agenzia, ha anche sottolineato che “un rigoroso monitoraggio delle notizie di rari e specifici tipi di coaguli di sangue prosegue”. Non sono state fornite, invece, informazioni su età o condizioni di salute delle persone che hanno sviluppato i trombi.
L’Olanda sospende Astrazeneca
Le preoccupazioni sul siero AstraZeneca hanno già spinto alcuni Paesi (tra cui Italia, Francia e Germania) a restringerne l’uso. L’Olanda, dopo che aveva sospeso l’uso sotto i 60 anni, l’ha poi bloccato del tutto. Le autorità hanno motivato la decisione con la volontà di non “sprecare dosi”. Circa 700 persone avrebbero infatti dovuto ricevere il vaccino nei prossimi giorni, ma si sarebbero dovute recare in numerosi centri sparsi per il Paese quindi non si sarebbe potuto ottimizzare l’uso delle fiale, con conseguente spreco di dosi. Il Regno Unito è particolarmente dipendente dal farmaco AstraZeneca, sviluppato dagli scienziati dell’università di Oxford. Nel Paese è anche ampiamente utilizzato il vaccino di Pfizer/BioNTech, per cui non sono stati segnalati eventi legati a trombi.
La campagna vaccinale nel Regno Unito
Sul veloce andamento della campagna vaccinale nel Regno Unito è tornato il premier Boris Johnson. “Abbiamo raggiunto un’altra pietra miliare nel nostro programma di vaccinazione, con oltre 5 milioni di persone che hanno avuto la seconda dose”. Sono oltre 31 milioni i britannici che hanno ricevuto la prima dose, sugli oltre 65 milioni di abitanti. L’agenzia europea dei medicinali (Ema) ha sull’AstraZeneca la stessa posizione dell’Mhra, ossia che i benefici superano i rischi e il legame tra trombi e vaccino “non è provato, ma possibile”. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha esortato i Paesi a continuare a usarlo.
Sputnik
Mentre la pandemia continua a correre, con i contagi ormai oltre 130 milioni e i morti oltre 2,8 milioni, arriva dall’Argentina la notizia che anche il presidente Alberto Fernandez è positivo, nonostante a gennaio sia stato vaccinato con il russo Sputnik V. L’ha fatto sapere lui stesso, dicendo di avere fatto un test antigenico dopo mal di testa e lieve febbre. In attesa di conferma, ha detto di sentirsi “fisicamente bene”. Il Gamaleya Institute, produttore del vaccino, ha commentato: “Se un’infezione è confermata, il farmaco assicura veloce guarigione senza sintomi gravi”.
Sempre in Sudamerica, ha ricevuto la seconda dose del cinese Sinovac l’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Dopo gli Usa, il Brasile è il Paese più colpito al mondo: quasi 13 milioni di infezioni e 328mila morti, a un ritmo attuale di 3mila ogni giorno. Il 75enne fondatore del Partito dei lavoratori (Pt) si è di nuovo scagliato contro l’attuale presidente, Jair Bolsonaro, negazionista e promotore di controverse politiche: “Deve solo fare una cosa: ascoltare la scienza e seguire le regole”.
(LaPresse/AP)