MILANO – In un ‘Super giovedì’ elettorale macchiato di sconfitte per i laburisti, Londra fa eccezione con la riconferma di Sadiq Khan. Primo sindaco musulmano di una capitale europea quando fu eletto per la prima volta nel 2016, Khan, di origini pakistane, si è affermato sul conservatore Shaun Bailey, seppur con il ricorso alle seconde preferenze.
“Sono profondamente onorato della fiducia che i londinesi hanno riposto in me per continuare a guidare la città più grande della Terra”, sono state le parole di Khan che si è assunto una serie di impegni: “Prometto di profondere ogni energia, di aiutare a costruire un futuro migliore e più luminoso per Londra dopo i giorni bui della pandemia e di creare una città più verde, più equa e sicura per tutti i londinesi”.
Il primo cittadino uscente ha ottenuto il 55,2% dei voti contro il 44,8% del conservatore Bailey (non è riuscito però a eguagliare il record di voti che aveva segnato nel 2016). Mentre al terzo posto è arrivata la candidata ‘verde’ Sian Berry, seguita dalla LibDem Luisa Porritt.
Khan è stato considerato il favorito durante tutta la campagna elettorale, ma durante i conteggi il Labour ha avuto momenti di paura, soprattutto visto che all’inizio lo scarto fra lui e Bailey sembrava molto più ristretto. Una vittoria da record avrebbe potuto rinfrancare i laburisti dopo le batoste di queste elezioni locali, ma il partito rosso continua a essere il più grande nell’assemblea londinese. E può consolarsi con altri sindaci, come Andy Burnham a Manchester, Andy Street in West Midlands e Ben Houchen in Teesside, che hanno aumentato i loro margini di vittoria.
(LaPresse)