LONDRA – E’ il solito copione quando si parla di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti d’America in visita a Londra ha subito fatto vedere di che pasta è fatto. “Il sindaco di Londra è un fallito”, ha detto non appena sbarcato nella terra della Regina agli indirizzi di Sadir Khan. E non è finita qui: “Si è dimostrato “odioso”, oltre che poco razionale, nei confronti dell’arrivo del presidente degli Stati Uniti, di gran lunga il più importante alleato del Regno Unito. Khan è un povero perdente senza speranza, che dovrebbe concentrarsi di più sulla battaglia contro il crimine nella sua città, non su di me…”, ha scritto Trump su Twitter. Non un buon modo per stringere metaforicamente al mano a un oste.
Accoglienza al veleno
A dire il vero lo stesso Khan non era stato tenero con Trump alla vigilia del suo atterraggio. Ieri infatti il sindaco di Londra ha definito il presidente degli Stati Uniti uno che “parla come i fascisti del XX secolo, qui non è il benvenuto”. Intanto Trump e consorte sono ospiti a pranzo dalla Regina Elisabetta. Tra gli invitati anche Harry, e chissà che tra il figlio di Carlo e i Trump non volino scintille, visto che il presidente ne ebbe anche su Meghan.
“E’ anche il presidente del nostro più importante alleato”
Ma c’è chi getta acqua sul fuoco. E’ il ministro degli Esteri uscente Jeremy Hunt, tra i papabili successori di Theresa May. “La gente ha le proprie opinioni sulle politiche di Trump, è molto controverso – ha dichiarato – non pretendo di essere personalmente d’accordo con Trump su tutto. Ma – ha aggiunto – è anche il presidente del nostro più importante alleato e viene per celebrare la più importante alleanza nella storia”. Trump è infatti in Inghilterra per celebrare il 75esimo anniversario del D-Day.