ROMA – E’ fallito l’assalto di Fausto Guilherme Longo a un seggio nel parlamento brasiliano. Ciò vuol dire che resterà in quello italiano in cui è stato eletto, circoscrizione estero, a marzo. Una candidatura che aveva fatto discutere quella dell’italo-brasiliano e che non è piaciuta particolarmente ai cittadini dello Stato di San Paolo, dove si era candidato. E’ arrivato infatti al 278esimo posto con 9042 voti. Lontanissimi i primi 70 che garantivano un posto nel parlamento federale.
Il candidato dell’establishment spazzato via
Il caso di Longo aveva suscitato indignazione ai tempi della presentazione della candidatura nel Mdb a sostegno della corsa dell’aspirante presidente Henrique Meirelles, ‘erede’ dell’uscente Michel Temer, e duramente bocciato dall’elettorato brasiliano (si è fermato all’1,2%). Meirelles era ritenuto l’uomo dell’establishment, potente legato alle banche, ed è stato spazzato via dall’onda dell’ultradestra alla quale si oppone ormai il solo partito di estrema sinistra dell’ex presidente Lula.
Fausto Longo, più voti per Montecitorio che nella corsa brasiliana
Curiosamente Longo, la cui vicenda è stata oggetto di un servizio del programma tv ‘Le Iene’, ha conquistato più voti alle elezioni in Italia, 9393, che a quelle nel suo Brasile. Aveva annunciato le dimissioni da Montecitorio in caso di successo nello Stato di San Paolo. Niente da fare. Il moderato (candidato con il Pd ora nel gruppo Misto in quota Scelta civica) resterà, quindi, salvo dietrofront, per altri quattro anni nel parlamento italiano. Un premio di ‘consolazione’ niente male.
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