ROMA – “Sarà mio onore dirigere il Parlamento”: queste le prima parole di Lorenzo Fontana proclamato presidente della Camera da Ettore Rosato. “Ringrazio chi mi ha votato e chi non mi ha votato”, ha aggiunto il leghista.
Lo scrutinio
Su 392 votanti (la maggioranza richiesta era di 197), a scegliere Fontana sono stati 222 deputati. A seguirlo nella classifica Guerra 77, De Raho 52 e Richetti 22. le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.
Il discorso
Fontana nel suo discorso ha voluto sottolineare come “il Parlamento sia la più alta e significativa espressione della rappresentanza democratica”. E rivolgendosi al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha aggiunto: “Desidero ringraziarlo, perno della nazione e fondamentale garante della costituzione e custode dei nostri valori”. Poi uno sguardo l’ha rivolto a Papa Francesco che “rappresenta il riferimento spirituale della maggioranza dei cittadini italiani che promuove il rispetto dei più alti valori morali nel mondo. A partire dal rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali e che sta svolgendo un’azione fondamentale per la pace”.
La realtà economica
In merito alla situazione economica ha spiegato che attualmente in Italia si vive “un momento di grandi inquietudini, in cui il Parlamento deve rappresentare un faro di sicurezza. Ai miei colleghi auguro di vivere la legislatura con serietà e sobrietà: i cittadini ci chiedono risposte impellenti ai loro problemi, soprattutto quella povertà che credevamo lontana e sta bussando alle porte delle famiglie e delle imprese. Abbiamo il dovere di offrire ai cittadini la realtà di un futuro possibile. Serve recuperare un po’ di orgoglio di quello che siamo. La ricchezza dell’Italia – ha proseguito – è nelle proprie diversità, e dobbiamo fare di tutto per valorizzare queste diversità, anche attraverso la promozione delle autonomie. L’Italia deve dare forza alla propria peculiare natura senza omologarsi a realtà estere monolitiche e a culture che non diversificano. La diversità non è rottura o indice di superiorità ma espressione di democrazia e rispetto della storia”.
La disabilità
Sulle disabilità Fontana ha detto che “bisogna assicurare a tutti i cittadini la pari dignità sociale: il Parlamento sia promotore dei diritti di tutti, soprattutto i più vulnerabili e fragili. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare e garantire piena collaborazione con gli altri organi costituzionali”.