ROMA – Lotta al narcotraffico, sgominata una banda attiva in tre regioni d’Italia. Fornivano droga nella capitale. Emesse 51 ordinanze di custodia cautelare. Tra i nomi coinvolti anche quello di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, l’ultrà della Lazio ucciso il 7 agosto scorso a Roma in una vera e propria esecuzione di stampo camorristico con un colpo alla testa.
L’operazione
Sono i finanzieri del Comando provinciale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della capitale che hanno eseguito in tre regioni d’Italia, Lazio, Calabria e Sicilia la maxi retata. Finora sono 51 le persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare (di cui solo una è agli arresti domiciliare mentre le restante 50 sono finite dietro la sbarre).
Le accuse
Tutte le persone coinvolte sono accusate di “appartenere ad un’organizzazione criminale specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti. In grado di rifornire gran parte delle piazze di spaccio dei quartieri della capitale”
Anche Diabolik
Nell’operazione, denominata ‘Grande Raccordo Criminale’ in cui sono stati coinvolti circa 400 militari col supporto di elicotteri e unità cinofile, compare anche il nome di Fabrizio Piscitelli, l’ultrà della Lazio ucciso il 7 agosto scorso a Roma in una vera e propria esecuzione di stampo camorristico con un colpo alla testa.