MALI – Dopo più di un anno Luca Tacchetto e la sua compagna di viaggio Edith Blais sono stati liberati: rapiti mentre si trovavano in Burkina Faso dai miliziani dell’Isis i due sono stati lasciati in libertà nella vicina nazione del Mali. A confermare la loro liberazione sarebbe stato un funzionario statunitense. Secondo le prime ricostruzioni i due turisti sarebbero stati rilasciati nella città di Kidal, nella regione a nord dello Stato del Mali. I due sarebbero stati liberati dopo il pagamento di un ingente riscatto da parte delle nazioni di provenienza.
La sparizione in Burkina Faso nella ‘fortezza’ dello Stato Islamico
Un viaggio in macchina quello che avevano programmato Tacchetto e Blais. Ma la vacanza si è trasformata presto in un vero e proprio incubo. Partendo dall’Italia e attraversando la Franci e la Spagna i due turisti erano approdati in Marocco in Africa. Da qui avevano proseguito, attraversando la Mauritania e il Mali fino ad arrivare in Burkina Faso, secondo le ricostruzioni dei media Canadesi. I due sono spariti nel dicembre del 2018, in una zona considerata in mano a un gruppo di miliziani dello Stato Islamico. Lo stesso gruppo che, l’anno prima, aveva assassinato quattro soldati americani che si trovavano in Niger.
I turisti liberati in Mali, la regione nelle mani di Al Qaeda e dei suoi associati. È da più di un decennio
Un punto di passaggio, importante snodo per l’attraversamento degli ostaggi occidentali: è da più di quindici anni che la nazione del Mali si trova nelle mani di Al Qaeda e dei gruppi associati. Secondo Korinne Dufka, il direttore per l’Osservatorio dei diritti umani in Africa, Tacchetto e Blais sarebbero stati presi in Burkina Faso e solo più tardi trasportati in Mali, attraversando il confine a gennaio del 2019. Nella regione si trovano sia gruppo Isis del ‘Grande Sahara’ che il gruppo affiliato di Al Qaeda del Jnim. I due gruppi, a differenza di quanto avviene in Sirya, collaborano spesso invece di combattersi.
I due erano spariti a dicembre del 2018 nel Burkina Faso, dove opera il gruppo Isis del ‘Grande Sahara’. Nella stessa regione si trovano anche i miliziani di Al Qaeda.